Coronavirus, Francia: per il vaccino serviranno almeno altri 18 mesi

Salute e Benessere

Lo ha affermato la ministra per la Ricerca francese, in risposta alle previsioni ottimiste del presidente degli Usa, che in conferenza stampa si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di riuscire a realizzarlo entro la fine dell’anno

Serviranno almeno altri 18 mesi prima di riuscire ad avere un candidato vaccino contro il coronavirus. Lo ha dichiarato  la ministra per la Ricerca francese, Frederique Vidal, in risposta alle previsioni ottimiste del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in conferenza stampa alla Casa Bianca, si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di riuscire a realizzare un vaccino per il coronavirus entro la fine dell’anno

Vidal: “Non si può andare più veloci di così”

 

"Quello che ci dicono i laboratori, i ricercatori, è che l'accelerazione che abbiamo visto nello sviluppo di studi clinici ci dà la speranza di un vaccino entro 18 mesi, ma non è ragionevole pensare di poter andare più veloci di così, salvo mettere in pericolo la sicurezza delle persone", ha ribadito Vidal a Europe 1, sottilineando che "la ricerca sul vaccino, il mondo ne è ben consapevole, è qualcosa che richiede abitualmente diversi anni".

La ministra per la Ricerca francese si è anche espressa in merito al “caso” Sanofi, il colosso farmaceutico francese finito nella bufera dopo una dichiarazione del suo amministratore delegato, Paul Hudson, che aveva fatto sapere che un eventuale vaccino sarebbe stato distribuito prima negli Usa perchè hanno investito 30 milioni di dollari negli studi di ricerca. 

È "inaccettabile riservare un vaccino a un Paese piuttosto che a un altro per delle ragioni di soldi", ha commentato Frederique Vidal. 

 

Coronavirus, Trump: “Vogliamo trovare un vaccino entro la fine dell'anno"

 

“Stiamo compiendo passi da gigante per trovare il vaccino e la cura contro il virus, e lo faremo presto, entro la fine dell'anno o forse prima”. Queste le parole del presidente degli Stati Uniti in conferenza stampa, nel corso della quale ha presentato il progetto “Operation Warp Speed”, paragonandolo allo sforzo di costruire le prime armi nucleari durante la Seconda Guerra Mondiale.  “Abbiamo cominciato a lavorare sul vaccino l'11 gennaio ancora quando non sapevamo nulla, c'è impegno per produrre un vaccino", ha sottolineato. "Ci sono 450 progetti per trovare le cure. Abbiamo stanziato 10 miliardi di dollari per la ricerca scientifica”.

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