Coronavirus Italia e Fase 2, i 21 indicatori per decidere sulla riapertura delle attività

Salute e Benessere

Basandosi sull’andamento della curva epidemica in relazione a questi parametri, il ministero della Salute e le Regioni potranno decidere se procedere a ulteriori allentamenti o se ritornare a misure di lockdown e zone rosse

Come stabilito dal decreto sui criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario per l’evoluzione della situazione epidemiologica, firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza, in vista delle nuove riaperture di attività commerciali annunciate per il 18 maggio dovranno essere tenuti sotto controllo ben 21 indicatori, tra cui alcuni opzionali. Si va dal numero di tamponi effettuati al grado di saturazione delle terapie intensive, passando per il valore dell’indice di contagiosità (R0) e il numero di accessi al Pronto Soccorso (PS). Basandosi sull’andamento della curva epidemica in relazione a questi parametri, il ministero della Salute e le Regioni potranno decidere se procedere a ulteriori allentamenti o se ritornare a misure di lockdown e zone rosse.

Chi monitorerà il rischio di trasmissione?

 

Un’apposita “cabina di regia”, che coinvolgerà le Regioni e l’Istituto Superiore di Sanità, si occuperà di raccogliere le informazioni necessarie per fornire una classificazione aggiornata del rischio di una trasmissione “non controllata e non gestibile del coronavirus Sars-CoV-2” per ciascuna Regione. Il ministero della Salute assicura che questo controllo sarà effettuato “almeno settimanalmente”.

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I macro criteri da monitorare

 

I macro criteri da monitorare nel corso della fase 2 saranno tre:

• Capacità di monitoraggio

• Capacità di accertamento diagnostico e gestione dei contatti

• Tenuta dei servizi sanitari

Alcuni indicatori che dovranno essere tenuti sotto controllo saranno il numero dei casi sintomatici e la percentuale di tamponi positivi. Inoltre, dovrà essere monitorato anche il numero dei nuovi focolai e quello degli accessi al Pronto Soccorso.

I livelli di soglia e allerta

 

Il ministero della Salute spiega che a ogni indicatore è fissato un livello di “soglia” e uno di “allerta”. Per esempio, nel caso dei tamponi la soglia accettabile è il trend di diminuzione negli ospedali e nei Pronto Soccorso. Per quanto riguarda l’indice di contagio, invece, l’allerta scatterà solo quando il numero sarà superiore a 1. I Pronto Soccorso rispettano il valore soglia quando il numero di accessi con sindromi compatibili con Covid-19 è in calo o stabile in almeno l’80% delle strutture che fanno parte della rete di sorveglianza della Regione. L’allerta scatta se si verifica un aumento degli accessi in almeno il 50% dei PS. Infine, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti Covid non deve superare il 30%.

 

L'elenco degli indicatori

 

Il monitoraggio comprenderà i seguenti indicatori.

Indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio:

• Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio

sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

• Numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi

dalla TI) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in

ospedale (in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso

periodo.

• Numero di casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di

terapia intensiva (TI) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in Tl/totale di

casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di

sorveglianza nello stesso periodo.

•  Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o

residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

•  Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali

sociosanitarie (opzionale).

•  Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente

con almeno una criticità riscontrata (opzionale).

 

Indicatori di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti:

•  Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di

screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting

(territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese.

• Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.

• Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).

• Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio

territoriale al contact-tracìng.

• Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio

territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei

contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.

• Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata ima

regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di

infezione confermati.

 

Indicatori di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta deiservizisanitari:

• Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.

• Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori,

basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione).

• Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana

(opzionale).

• Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza

integrata COVID-19 per giorno.

• Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra

loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito).

• Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non

associati a catene di trasmissione note.

• Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici

riconducibili a COVID-19 (opzionale).

• Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti

COVID-19.

•  Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.

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