Dopo gli appelli degli scorsi giorni, tra cui anche quello del capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Centro Nazionale Sangue ha registrato “risultati impressionanti”. A confermarlo anche il Ministero della Salute
Gli appelli a donare il sangue sono stati ascoltati. Almeno stando a quanto riporta il sito del Ministero della Salute, che spiega come la risposta dei cittadini sia stata “straordinaria”. “Nel corso dell’ultima settimana si è registrato un grande afflusso di donatori in tutte le regioni, che ha permesso non solo di ripristinare le scorte ma anche di assicurare la compensazione interregionale qualora si registrassero nuove carenze nel paese alle prese con le misure restrittive anti-coronavirus”, si legge nel comunicato. (CORONAVIRUS, LA TESTIMONIANZA DI UN INFERMIERE DEL SACCO)
Come donare il sangue
Solo alcuni giorni fa, durante la consueta conferenza stampa organizzata dalla Protezione Civile, Angelo Borrelli, il commissario per l’emergenza aveva invitato gli italiani a continuare a donare il sangue. “In questo periodo si sta registrando una contrazione della donazione del sangue, ma donare è fondamentale e avviene in assoluta sicurezza. Dunque facciamo un appello a tutti i cittadini: continuate a donare perché è fondamentale per salvare vite umane”, aveva spiegato il capo Dipartimento. A distanza di poco, l’appello ha colto nel segno. È quanto risulta, scrive il Ministero, da una ricognizione del Centro Nazionale Sangue con i responsabili dei centri regionali, da cui è emersa però la necessità di non fermarsi, ma di continuare a programmare le donazioni. Tutte le informazioni possono essere reperite sui siti “Dona il sangue” curato sempre dal Ministero della Salute e sul portale del “Centro Nazionale del Sangue”. Tra ciò che i donatori devono sapere, che prima l’appuntamento va stabilito telefonicamente, per garantire che anche nelle prossime settimane ci sia una costante disponibilità di sangue per tutti i pazienti ed in totale sicurezza. (LA SITUAZIONE IN ITALIA - MAPPE E GRAFICI)
Una risposta “impressionante”
Gli appelli alla donazione si erano resi necessari quando la diffusione dell’emergenza sanitaria legata al nuovo coronavirus avevano fatto registrare un calo di affluenza generalizzato in tutte le sedi di raccolta del territorio italiano. Ma il trend è stato presto invertito. “Un risultato impressionante per cui bisogna ringraziare i donatori, ma anche tutti gli operatori dei centri di raccolta, dai medici agli infermieri ai volontari delle associazioni e tutto il personale sanitario e non sanitario che lavora presso i servizi trasfusionali e i poli di produzione e qualificazione biologica del sangue”, ha detto Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Centro Nazionale Sangue. “Ora la solidarietà non deve fermarsi, perché ogni giorno 1.800 pazienti hanno bisogno di trasfusioni”. (ATTENZIONE AI MEDICINALI FALSIFICATI)