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Inventato un nuovo idrogel che ripara i danni della bocca

Salute e Benessere

A metterlo a punto sono stati i ricercatori dell’Università della California, curiosamente ispirandosi alla naturale capacità delle cozze di aderire alle superfici sottomarine. E i primi test sui topi sono stati positivi 

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Un team di ricercatori dell’Università della California (UCLA) ha messo a punto un idrogel particolare, pensato per rigenerare alcuni difetti alle ossa e ai tessuti, specie a seguito di interventi chirurgici che riguardano la testa, il collo e la bocca. La curiosità che riguarda questa scoperta è che gli specialisti sono arrivati a produrlo osservando il modo con cui le cozze aderiscono alle superfici bagnate.

L’uso dell’idrogel in medicina

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica “Science Translational Medicine” è nata dal fatto che negli ultimi anni, chirurghi e clinici hanno iniziato a utilizzare l’idrogel (un colloide formato da catene polimeriche di molecole disperse in acqua, usato ad esempio nelle protesi del seno e in preparati farmaceutici per la cura di bruciature e ferite) per somministrare farmaci terapeutici e cellule staminali per aiutare a rigenerare i tessuti compromessi e i difetti ossei. Si tratta, si legge sul portale dell’Ucla, di un approccio che presenta vantaggi rispetto a quello degli innesti ossei, che possono causare infiammazione e infezione e che possono essere particolarmente costosi.

Il problema della bocca

Gli idrogel, costituiti da reti di polimeri, sono risultati efficaci anche nel trasportare farmaci e cellule staminali in punti mirati nel corpo. Ma quando vengono utilizzati durante gli interventi chirurgici in bocca, ad esempio, gli idrogel tendono a diventare meno efficaci, perché il sangue e la saliva impediscono loro di aderire correttamente all’area interessata. Di conseguenza, i farmaci o le cellule staminali che contengono non restano in posizione abbastanza a lungo da fornire le loro proprietà rigeneranti e terapeutiche.

Gli step dello studio

"Eravamo alla ricerca di un prodotto che rivelasse un'adesione ottimale all'interno dei confini della bocca, altrimenti il nostro obiettivo di rigenerare efficacemente ossa e tessuti nella cavità orale avrebbe fallito", ha spiegato Alireza Moshaverinia, tra gli autori dello studio. Dunque, ispirandosi alla naturale capacità delle cozze di aderire alle superfici sottomarine, i ricercatori hanno modificato il loro idrogel applicando una soluzione a base di alginato. Gli alginati si trovano nelle cellule delle alghe e, quando idratati, formano una sostanza appiccicosa, simile alla gomma. Lo step successivo è stato quello di testare il nuovo idrogel, potenziato con cellule staminali prelevate dal tessuto gengivale e ceramiche bioattive per la costruzione di ossa, sui topi per 18 settimane. Gli animali avevano la perimplantite, una malattia infettiva che provoca infiammazione della gengiva e dell'osso attorno a un impianto dentale. I ricercatori hanno quindi iniettato l'idrogel in bocca e, per sigillarlo, hanno applicato un trattamento leggero simile al metodo utilizzato dai dentisti per solidificare le otturazioni dentali. Alla fine dello studio, gli esperti hanno visto che l'osso attorno agli impianti si era completamente rigenerato.