Il cervello delle madri felici è più in sintonia con quello dei bimbi

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Immagine di archivio (Getty Images)

Questo legame è stato studiato nel corso di una ricerca portata avanti dagli esperti dell’Università di Cambridge. La connessione tra gli encefali può contribuire allo sviluppo cerebrale e all’apprendimento dei figli 

Il legame tra le madri e i figli potrebbe essere più forte del previsto: da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cambridge emerge che i loro cervelli possono lavorare assieme come una “mega-rete”, sincronizzando le onde cerebrali quando interagiscono. I risultati della ricerca, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata NeuroImage, indicano che la “forza” di questa connessione dipende dallo stato emotivo delle donne e aumenta in base alla loro felicità. Si tratta di un fenomeno che contribuisce allo sviluppo cerebrale e all’apprendimento del bambino.

Connettività neurale interpersonale

Per svolgere lo studio, i ricercatori hanno preso in esame 15 coppie mamma-bimbo e hanno utilizzato un metodo noto come doppia elettroencefalografia per osservare i segnali cerebrali mentre interagivano tra loro. Sono così riusciti a osservare la capacità delle madri e dei bambini di sincronizzare le loro onde cerebrali, in particolare nella frequenza di 6-9 hertz. Questo effetto è noto come connettività neurale interpersonale.

Le conclusioni dei ricercatori

Per studiare le qualità e la struttura della connettività neurale interpersonale, i ricercatori hanno utilizzato un metodo matematico di analisi della rete. Sono così riusciti a determinare come le informazioni scorrevano all’interno di ciascun cervello separato e le modalità con cui i due encefali operavano assieme, come due “nodi” della stessa “rete”. Come già accennato, l’intensità di questa connessione dipende dallo stato emotivo della madre ed è influenzato dalle interazioni positive col bambino, soprattutto quelle che prevedono molto contatto visivo. La sensazione di felicità associata a questi momenti promuove la condivisione e il flusso efficiente di informazioni, contribuendo allo sviluppo cerebrale dell’infante. I risultati dello studio indicano anche che i figli delle madri che soffrono di depressione clinica potrebbero presentare maggiori difficoltà nell’apprendimento, a causa di una connettività neurale interpersonale più debole. Infatti, le donne che soffrono di questa patologia tendono a interagire meno con i bimbi e a rispondere con minor frequenza alle loro richiese di attenzione. 

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