Influenza, quando è necessario l'antibiotico per i bambini?

Salute e Benessere

Secondo gli esperti poiché la malattia è causata da virus e non da batteri, l’uso di questi farmaci non trova utilità se non nel caso in cui il medico valuti alto il rischio di contrarre infezioni batteriche 

L'influenza, così come riporta il Ministero della Salute, è una malattia provocata da virus che infettano le vie aeree come naso, gola o polmoni. I sintomi includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari, mentre altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti, come gli over 65 e i bambini piccoli sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base. Proprio per questo, specie per i genitori che hanno figli in età a rischio durante la stagione invernale cioè quella dove è più facile ammalarsi, è utile sapere che per i bambini e gli adolescenti l’uso di acido acetilsalicilico è sconsigliato in favore del paracetamolo, così da evitare il rischio di sindrome di Reye, una rara ma grave patologia del fegato. Ma in generale, poiché l’influenza è causata da virus e non da batteri, l’uso di antibiotici non trova utilità se non nel caso in cui il medico valuti alto il rischio di contrarre infezioni batteriche.

Irritabilità, pianto e inappetenza

Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino, ricorda ancora il Ministero, è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza. Spesso nei bambini in età prescolare occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristiche dell’influenza, in caso di febbre elevata. Nel bambino in età compresa tra 1 e 5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a patologie quali laringotracheite e bronchite.

I bambini devono fare la vaccinazione antinfluenzale?

Un bambino in buone condizioni di salute è in grado di reagire autonomamente o con il semplice supporto di terapie sintomatiche nei confronti del virus influenzale. Tuttavia ci sono bambini per i quali la vaccinazione, non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva ma è necessaria ai fini di una protezione individuale, in quanto, in caso di malattie, potrebbero più facilmente andare incontro a complicanze. In particolare sono bambini affetti, tra le altre, da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi o patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie. Un’informazione utile da sapere, avendo figli, è che i vaccini antinfluenzali non vanno somministrati nei piccoli di età inferiore a 6 mesi, ma la vaccinazione della mamma e degli altri familiari, che ne hanno cura, è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta.

Bambini e antibiotici

Nei bambini gli antibiotici, come riporta dettagliatamente il portale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, devono essere utilizzati esclusivamente nelle infezioni batteriche. I batteri sono causa di moltissime malattie, più semplici e frequenti come faringotonsilliti e otiti, più complesse e gravi come polmoniti, meningiti e sepsi (infezioni generalizzate del sangue). Gli antibiotici sono necessari, ad esempio, nelle faringotonsilliti da streptococco mentre non sono necessari nella maggior parte delle infezioni respiratorie delle vie aeree superiori. Queste infezioni sono dovute in più dell'80% dei casi a virus. In questi casi la somministrazione di antibiotici non cura l'infezione e non aiuta nemmeno a prevenire una successiva infezione batterica. No agli antibiotici anche in casi di gastroenteriti.  

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