Tumore allo stomaco, integratori e fermenti costano 8mila euro l’anno

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Ogni anno i pazienti con gastrectomia si trovano costretti a sborsare 155 euro per i probiotici (con punte di 600 euro), e addirittura 22 euro al giorno per gli integratori, erogati solo in poco più della metà delle Regioni 

In Italia, circa 80mila pazienti vivono senza stomaco per colpa di un tumore gastrico. Di questi, i due terzi assumono fermenti lattici e integratori proteici, sostanze che possono migliorare la qualità della vita, trovandosi costretti a sborsare di tasca propria fino a 8mila euro l’anno. A diffondere il dato è l’associazione Vivere senza stomaco Onlus, in occasione del Seminario 'Nutrizione e microbiota nei pazienti con tumore gastrico', tenutosi a Roma.

22 euro al giorno per gli integratori

Stando a quanto riferito dalla Onlus, la spesa media per i probiotici è di 155 euro l’anno, con punte di 600 euro, tutti a carico dei pazienti. Per quanto riguarda gli integratori, invece, la spesa media sale a 22 euro al giorno per ogni singolo paziente, una cifra che solo poco più della metà delle Regioni è in grado di erogare e solo per alcuni prodotti. “Una nostra recente indagine - spiega Claudia Santangelo, presidente dell'Associazione Vivere senza stomaco - ha dimostrato che il 72% dei pazienti utilizza probiotici, il 41% per fronteggiare i disturbi legati alle cure chemioterapiche e per i problemi intestinali dovuti alla gastrectomia, il 38% per gestire le alterazioni della flora batterica, il 28% occasionalmente in concomitanza con una terapia antibiotica. In metà dei casi - continua - è il gastroenterologo a prescriverli, in un quarto dei pazienti il medico di famiglia e solo il 24% li sceglie da sé o con l'aiuto del farmacista; solo nel 57% dei casi viene consigliato un prodotto specifico, agli altri viene dato il consiglio generico di assumerne. L'acquisto però è a totale carico dei malati”, aggiunge Santangelo.

La speranza per il futuro

Gli integratori sono fondamentali per permettere ai pazienti con gastrectomia parziale o totale di assumere nutrienti che altrimenti non potrebbero essere assorbiti. A utilizzarli è il 74%, la maggior parte quotidianamente, per compensare l’impossibilità di alimentarsi in maniera corretta e rischiare la malnutrizione, un pericolo concreto per chi non può permetterseli a causa di difficoltà economiche, data anche l’ingente spesa (22 euro al giorno). "La nostra speranza - afferma ancora Santangelo - è che probiotici e integratori vengano erogati gratuitamente in modo omogeneo e appropriato su tutto il territorio nazionale. Il nostro obiettivo - conclude - è anche favorire diagnosi più tempestive".

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