Tumori, nel 2019 previsti 1.4 milioni di morti per cancro in Europa

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Immagine di archivio (Getty Images)

Lo afferma uno studio dell’Università Statale di Milano: calano i tassi di mortalità, anche per il cancro alla mammella; tuttavia, l’invecchiamento della popolazione fa aumentare i decessi 

Nel 2019, nei paesi dell’Unione Europea, dovrebbero essere circa 1.4 milioni le morti causate da tumori: si tratta di un aumento del 4.8% rispetto ai decessi di cinque anni fa, ma il dato risente inevitabilmente dell’invecchiamento della popolazione. Guardando ai tassi di mortalità, infatti, la situazione appare in miglioramento, con una diminuzione registrata in entrambi i sessi. Sono alcuni dei dati più rilevanti emersi da un lavoro dell’Università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Annals of Oncology, che si concentra in particolare sul cancro al seno e mira ad analizzare i principali trend riguardanti la diffusione dei tumori nel Vecchio Continente.

Tumore al seno: gli effetti di screening e diagnosi precoci

Il cancro al seno rappresenta per le donne la seconda causa di morte per tumore: nel 2019, le previsioni dei ricercatori parlano di 92.800 decessi, in leggero aumento rispetto ai 92.000 registrati nel 2014. La situazione si presta a una duplice lettura: da un lato, il docente e autore dello studio Carlo La Vecchia spiega che “l’impatto della patologia continuerà ad aumentare, con conseguenti implicazioni in ambito di sanità pubblica e costi sulla società”. Tuttavia, al termine di quest’anno i tassi di mortalità per il tumore alla mammella dovrebbero calare del 9% rispetto al 2014, passando da 14.6 a 13.4 decessi per 100.000 abitanti, merito soprattutto dei programmi di screening, di migliori terapie e di diagnosi precoci. Questi progressi però sembrano destinati a sortire effetti specialmente sulla fascia d’età 50-69, molto meno invece negli over 70, per i quali la presenza “di altre patologie e complicanze” spiegano in parte la crescita nel numero di morti.

Tumori: 5 milioni di morti evitate in 30 anni

Gli 1.4 milioni di decessi previsti per il 2019 riguarderebbero 787.000 uomini e 621.000 donne: per i primi, il tasso di mortalità per 100.000 abitanti è calato del 6% rispetto al 2014, mentre il secondo gruppo fa registrare un -3.6%. In entrambi i casi, la minaccia numero uno rimane il tumore al polmone, che nel 2019 dovrebbe causare 183.200 morti tra gli uomini e 96.800 per il sesso femminile, categoria nella quale il tasso di mortalità per la specifica neoplasia è aumentato del 4% dal 2014. Di tutti i tumori presi in analisi dai ricercatori della Statale, il cancro al pancreas è l’unico a non mostrare miglioramenti, probabilmente anche a causa di “un aumento delle persone in sovrappeso e del diabete”, secondo La Vecchia, oltre che di pochi progressi terapeutici dovuti alla mancanza di finanziamenti. Stando ai dati contenuti nello studio, inoltre, sarebbero oltre 5 milioni le morti per tumore evitate negli ultimi 30 anni, delle quali 440.000 relative a un cancro alla mammella. Nel 2019 saranno 360.000 i decessi evitati, anche se secondo Malvezzi dell’Università Statale c’è necessità di “adottare urgentemente interventi sul tabagismo nell’UE”. 

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