Donne italiane prime in Europa per donazioni di organi da vivente
Salute e BenessereSu una media europea del 58%, le donatrici italiane raggiungono invece il 70%. In Italia, dal 2001 al 2018 in totale sono state 3.487 le persone che hanno scelto di donare un rene o una porzione del fegato, di cui 2.322 donne
Donne italiane campionesse di generosità. Secondo i dati riferiti dall’European Directorate for the Quality of Medicines (Edqm), infatti, esse sono le prime donatrici di organi per trapianti da vivente in Europa dove, su una media continentale del 58%, in Italia rappresentano il 70%, posizionandosi davanti a Spagna (65%), Gran Bretagna e Turchia (55%) e Francia (48%). Per quanto riguarda il territorio nazionale, il Centro nazionale trapianti, attraverso una rilevazione sulle differenze di genere nelle donazioni, ha osservato che le donne donano il doppio degli uomini.
I dati
Stando ai dati nazionali, dal 2001 al 2018 in totale sono state 3.487 le persone che hanno scelto di donare un rene o una porzione del fegato, delle quali 2.322 erano donne (66,6%) e 1.165 uomini (33,4%). Per quanto riguarda invece il solo trapianto di rene, il divario si accentua ancora di più, con la percentuale delle donatrici che raggiunge il 68,9% (2.151 contro 973 uomini).
Dalla rilevazione si possono estrapolare altre interessanti informazioni sulle dinamiche sociali e relazionali tra donatore e ricevente, che vedono comunque quasi sempre prevalere le donne in quanto a numeri e generosità. In un caso su tre, sono le madri a donare un organo ai propri figli (29,2%), mentre i padri rappresentano il 12,7% del totale, così come le mogli donatrici (19%) sono oltre il doppio dei mariti (8,1%). Maggioranza femminile anche nelle donazioni tra fratelli, dove le sorelle rappresentano l’11,5%, i maschi il 6,9%. Infine, nelle donazioni dei figli verso i genitori i due sessi si equivalgono, con 92 donatrici e 101 donatori individuati nel periodo in esame.
Uomini in maggioranza nelle liste d’attesa
Il rapporto mostra che la prevalenza femminile riguarda solamente le donazioni da vivente. Nello stesso arco di tempo, gli organi trapiantati da donatori deceduti sono stati in maggioranza prelevati da uomini (9.912 su 17.980, il 55% del totale). Anche nelle liste d'attesa i maschi sono in numero nettamente maggiore, pari al 64% degli 8.809 pazienti bisognosi di trapianto registrati al 31 dicembre 2018. La differenza di genere, infine, varia sensibilmente in base all'organo da trapiantare ed è dovuta alla diversa distribuzione delle patologie nella popolazione: ad esempio, le insufficienze renali, cardiache ed epatiche sono molto più diffuse tra gli uomini che tra le donne.