Dai trapianti di faccia a quelli di utero: interventi all'avanguardia
Salute e BenessereIl primo volto trapiantato in Italia è solo l'ultimo caso di tante operazioni complicatissime effettuate con successo con organi e tessuti. Ecco i precedenti, in Italia e nel mondo
Sono ormai diverse negli ultimi anni le operazioni riuscite di trapianto all'avanguardia, portate a termine grazie ai notevoli progressi nel campo della medicina. Da ultimo il primo trapianto di faccia eseguito in Italia, eseguito all’ospedale Sant’Andrea di Roma, su una donna di 49 anni affetta da neurofibromatosi. In tutto nel mondo sono stati effettuati una cinquantina di trapianti di faccia, ma negli ultimi tempi sono diversi gli interventi realizzati che fino a pochi anni fa sembravano impensabili.
Trapianti di faccia, il primo nel 2005
Il primo trapianto di faccia viene eseguito nel 2005 in Francia, quando una donna di 38 anni, rimasta sfigurata dopo essere stata aggredita dal suo cane, è diventata la prima ad avere parte del volto ricostruita. Inizialmente l'operazione sembra un successo. Ma con gli anni, i pesanti farmaci che deve assumere per contrastare i rischi di rigetto indeboliscono il suo organismo, favorendo la formazione di due tumori. La donna è deceduta nel 2016. Nel 2006 è un team cinese ad aggiudicarsi il secondo posto, con un'operazione su un trentenne che era stato attaccato da un orso. In questo caso oltre a naso e bocca furono impiantati sull'uomo, anche guancia e sopracciglio destro. L’uomo però è morto due anni più tardi. Il 2010 è l’anno del primo trapianto totale di faccia, avvenuto in Spagna a Madrid con un'operazione durata 22 ore. Sul paziente, un agricoltore 30enne rimasto sfigurato dopo un incidente, sono stati trapiantati naso, zigomi, mandibola, mascella, tutti i denti, labbra, palato, muscoli facciali, pelle e tutti i capillari del volto. Tra gli interventi più estremi quello del febbraio 2018, a Parigi, dove un uomo ha ricevuto il suo terzo volto: per la prima volta al mondo gli è stato trapianto un secondo viso dopo il rigetto cronico del primo che aveva ricevuto nel 2010, e che è stato asportato.
Dal trapianto direttamente in utero alla ricostruzione della trachea con tessuti dell'aorta
Il trapianto di faccia è uno degli interventi più all’avanguardia che la medicina contemporanea riesce ad effettuare. Ma anche per quanto riguarda altri tessuti non sono mancate negli ultimi anni operazioni eccezionali. E spesso si tratta di prime volte al mondo. A San Francisco, nel maggio 2018, sono state eseguite su un feto cinque trasfusioni di sangue e un trapianto di cellule staminali ricavate dal midollo osseo della madre, direttamente in utero: è la prima volta al mondo. Fino a quel momento inedito anche il trapianto di rene al Molinette di Torino nel febbraio 2017, eseguito per la prima volta da dei robot. L’aiuto della chirurgia robotica si è rivelato fondamentale a causa della posizione anomala del rene a stretto contatto con l'utero e con una vascolarizzazione complessa. Nel giugno 2018 al Sant’Orsola di Bologna è stato invece portato a termine con successo, per la prima volta in Italia, un parto dopo un trapianto di utero. La madre aveva ricevuto l’organo da sua sorella gemella omozigote. Si è molto parlato, poi, degli interventi di ricostruzione della trachea realizzati in Francia utilizzando tessuti provenienti dall'aorta. Le operazioni sono state effettuate tra il 2009 e il 2017 ma l’equipe chirurgica di Parigi che le ha realizzate ha atteso il 2018 prima di annunciare i risultati. In pratica, attraverso tecniche di "ingegneria dei tessuti", l’equipe ha trasformato le aorte, il più grande canale sanguigno del corpo umano, in trachee. I tessuti provenienti dall'aorta erano stati prelevati in precedenza da donatori deceduti e conservati a meno 80 gradi.