Trapianto e trasfusioni a bambina in utero: è la prima volta al mondo

Scienze
(Archivio Getty Images)

L'intervento senza precedenti, in un ospedale di San Francisco, ha permesso che una bambina, tre mesi prima di nascere, ricevesse sangue e cellule staminali. Nelle prossime settimane si scoprirà se l'alfa talassemia maggiore, la malattia di cui soffriva, è stata curata

Per la prima volta al mondo una bambina, tre mesi prima di nascere, ha ricevuto cinque trasfusioni di sangue e un trapianto di cellule staminali ricavate dal midollo osseo della madre. L’operazione, effettuata con un ago che ha attraversato l'addome e l'utero, arrivando fino alla vena del cordone ombelicale, si era resa necessaria per trattare la malattia di cui la bimba soffriva, l'alfa talassemia maggiore, spesso letale per il feto. Grazie alle trasfusioni il parto è andato a buon esito lo scorso febbraio, ma se il trapianto ha effettivamente curato la malattia lo si potrà scoprire solo nei prossimi mesi. L'intervento è stato eseguito all'Ucsf Benioff Children's Hospital di San Francisco.

"Si apre il campo a nuove terapie molecolari e cellulari"

"Questa linea di lavoro muove il campo della chirurgia fetale, che attualmente consiste in grandi operazioni per i disturbi anatomici, in una nuova direzione, quella delle terapie molecolari e cellulari date in modo non invasivo", ha spiegato Tippi MacKenzie, il chirurgo pediatrico e fetale che ha condotto lo studio.

Una possibile svolta anche per altre malattie

In caso di successo, come segnala il New York Times, questa operazione potrebbe segnare una svolta sui trapianti fetali anche per l'anemia falciforme, l'emofilia e altre malattie ereditarie. Per ora la neonata, figlia di una coppia americana che vive alle Hawaii, sta bene ma deve continuare a sottoporsi a trasfusioni di sangue come le altre persone che soffrono della sua stessa malattia.

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