Giornata mondiale diabete 2018, sul web confusione e fake news

Salute e Benessere
Diabete (Getty Images)

Quest’anno il tema della ricorrenza, istituita dall’International Diabetes Federation e dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 1991 e ufficializzata nel 2007, è ‘Famiglia e diabete’ 

Il 14 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del diabete. Un giorno dedicato alla sensibilizzazione riguardo il disturbo cronico caratterizzato da una disfunzione nella produzione di insulina che comporta elevati livelli di zucchero nel sangue. Quest’anno il tema della ricorrenza, istituita dall’International Diabetes Federation e dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 1991 e ufficializzata nel 2007, è ‘Famiglia e diabete’.
Punta a promuovere la conoscenza e la consapevolezza dell’impatto della patologia, coinvolgendo le famiglie nell’importanza della gestione, della cura e della prevenzione del diabete.
Gli esperti rivelano che vi è molta disinformazione sull'argomento, conseguenza diretta del consulto inappropriato del web. Gli italiani sono, infatti, soliti cercare la maggior parte delle informazioni riguardo la patologia sui diversi social network.
È emerso da uno studio sulle fake news in rete sul diabete, promosso da Sanofi nell'ambito del progetto #5azioni la prima Social Academy.

Lo studio sulle fake news in rete sul diabete

Facebook e Twitter sono i principali social network attraverso i quali la popolazione si informa sulla tematica. Le piattaforme di news sono, invece, all’ultimo posto. Dalla ricerca, realizzata grazie alla collaborazione tra Brand Reporter Lab e l’Associazione Medici Diabetologi, è emerso che il 60% tra le prime 100 affermazioni sui post più virali contiene dati errati dal punto di vista medico-scientifico. Solamente il 32% delle informazioni è attendibile e l’8% è parzialmente veritiero. Questi dati sottolineano quanto sia pericoloso consultare il web senza conoscere come orientarsi efficacemente online.
"Dai risultati emerge che i messaggi che viaggiano nel Web 2.0 non sono quasi mai innocui”, spiega Diomira Cennamo, direttore scientifico di Brand Reporter Lab.

Analizzati 133mila post con 11,4 milioni di interazioni

Per compiere la ricerca gli esperti hanno analizzato i dati emersi da una piattaforma che ha monitorato, dal primo gennaio al 31 settembre 2018, 133mila post con 11,4 milioni di interazioni.
Gli utenti del web cercano risposte consultando per il 30% canali tematici su salute e benessere di dubbia provenienza, per il 18% il parere di influencer e per l’8% i consigli di utenti singoli.
“Questa consapevolezza dovrebbe investire tutti gli operatori del settore medico e stimolarli all'ascolto, oltre all'attivazione di una presenza sui canali in cui ha luogo l'interazione" spiega Cennamo.

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