Si parla di oltre trenta segnalazioni a settimana. La difesa dei nidi e la ricerca di cibo tra i motivi dell'aggressività di questi volatili
Roma è invasa dai gabbiani e scatta l'allarme. Si parla di oltre trenta segnalazioni a settimana, da parte di cittadini che non sanno come difendersi dagli attacchi sempre più frequenti di questi volatili. Il quotidiano Il Messaggero si è rivolto a Valentina Coppola, etologa e presidente dell’associazione Earth, per capire come proteggersi ma la risposta ha lasciato poche speranze: “Non si può fare molto perché distruggere o spostare nidi è vietato dal regolamento comunale”.
In primavera i gabbiani nidificano preferibilmente su tetti o terrazzi e lì allevano i piccoli finché non spiccano il volo. E i cittadini denunciano i problemi disagi: “Riceviamo più di 30 chiamate a settimana da persone che non sanno come comportarsi -ha precisato Valentina Coppola, a capo dell’associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti- e il motivo dell’aggressività è la difesa dei nidi. Siccome in caso di morte dei piccoli si può incorrere in reato non resta che pazientare e difendersi uscendo in terrazzo con un ombrello per proteggersi dai voli radenti”.
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Un metodo per tenerli lontani è il ricorso a dissuasori con le punte morbide o dei fili di nailon da installare sui balconi, secondo l’etologa. Ma attenzione al cibo che è un forte richiamo per i gabbiani: “Non facendogli trovare cibo possiamo sperare che vadano via dalle aree urbane e limitare i rischi per l’uomo. È poi necessario prelevare regolarmente i rifiuti organici prodotti da pescherie, macellerie e mercati per impedire che si cibino degli scarti di lavorazione e tenere pulite quelle aree che diventano un dispenser di cibo per questi uccelli”.