Esplosione in centro accoglienza migranti a Viterbo, decine di feriti

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Dalle prime informazioni tra i migranti ospitati nella palazzina di San Lorenzo Nuovo c'erano anche minori perché la struttura era adibita all'accoglienza di nuclei familiari. Il pm ha aperto un'indagine

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Un'esplosione e poi un crollo sono avvenuti nella notte in una palazzina di due piani adibita a struttura di accoglienza per migranti a San Lorenzo Nuovo nel Viterbese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Dalle prime informazioni, nella struttura c'erano 30 persone. I vigili del fuoco hanno escluso la presenza di persone sotto le macerie. Intanto, la procura di Viterbo ha aperto un fascicolo sull'esplosione. L'ipotesi di reato, al momento contestata, è quella di disastro colposo. Il bilancio è di sei codici rossi, nove gialli e 16 verdi. I feriti sono ricoverati in vari ospedali tra Roma, Viterbo, Tarquinia, Orvieto e Pisa. Sono tutti di diverse nazionalità e hanno età compresa tra i 62 e un anno. A intervenire sul posto due eliambulanze dal Lazio, una eliambulanza dalla Toscana e 20 ambulanze da Lazio, Toscana e Umbria.

La ricostruzione dei fatti

"Si parla di fuga di gas, ma non lo abbiamo. Abbiamo fornelli elettrici, riscaldamenti elettrici. Ci stiamo muovendo per assistere le persone ferite. Sulla dinamica ci rimettiamo agli inquirenti". Sono le parole all'Agi di Giulio Cuore, amministratore delegato della Ospita Srl. "Abbiamo danni ingenti, i muri sono crollati. Noi siamo in affitto in un locale vicino, è un miracolo che non ci siamo morti. Ieri sera sono passato e ho visto i migranti per strada. Una scena terribile", sempre all'Agi l'affittuario di un locale vicino al luogo dove è avvenuta l'esplosione.

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