L'arma potrebbe essere stata usata per l'assassinio del giovane, ucciso per uno scambio di persona lo scorso 30 gennaio. In carcere, con l'accusa di omicidio volontario, si trovano Roberto e Mattia Toson, padre e figlio
I sommozzatori dei carabinieri da questa mattina stanno cercandola pistola che potrebbe essere stata utilizzata dai killer per freddare con un colpo alla fronte il 19enne di Alatri, Thomas Bricca. L'omicidio, provocato da uno scambio di persona, è avvenuto la sera del 30 gennaio in largo Cittadini ad Alatri. Per l'assassinio sono in carcere dallo scorso luglio Roberto e Mattia Toson, rispettivamente padre e figlio, accusati di omicidio volontario. L'arma del delitto non è mai stata trovata nonostante le incessanti ricerche dei carabinieri di Frosinone.
La richiesta di scarcerazione
Lo scorso 25 settembre gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia hanno presentato un ricorso alla Corte di Cassazione contro la conferma del carcere per Roberto e Mattia Toson. I legali sostengono che nell'ordinanza d'arresto dei due il gip di Frosinone non poteva utilizzare le dichiarazioni rilasciate dopo il 7 febbraio da alcuni ragazzi di Alatri nel momento in cui sono stati denunciati per rissa e dunque le loro versioni sui fatti hanno cominciato a far parte di un altro procedimento penale. Chiedono una perizia antropometrica ritenendo che dimostrerebbe come l'autore del delitto abbia sparato con la mano sinistra mentre nessuno dei due Toson è mancino. La Cassazione è stata invitata a valutare se ci sia stata una omessa motivazione sulla richiesta della difesa di concedere ai due Toson i domiciliari per la mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Nei giorni scorsi il Tribunale del Riesame ha depositato le motivazioni del provvedimento con cui ha confermato il carcere per i due indagati, sottolineato la loro pericolosità sociale con il rischio della reiterazione del reato.