Morto Thomas Bricca, il 18enne colpito ad Alatri. Interrogati due fratelli di Frosinone

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Due fratelli residenti a Frosinone sono sotto interrogatorio presso la caserma dei Carabinieri in merito all'agguato a colpi di pistola che ha ucciso il 18enne Thomas Bricca di Alatri. Figlio di un meccanico noto in città, frequentava l'ultimo anno dell'Istituto superiore Sandro Pertini ed era tifoso della Roma

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Due fratelli residenti a Frosinone sono sotto interrogatorio presso la caserma dei Carabinieri in merito all'agguato a colpi di pistola che ha ucciso il 18enne Thomas Bricca di Alatri. I due vengono ascoltati dal magistrato Rossella Ricca. Le ultime flebili speranze per il 18enne erano svanite poche ore fa. Le condizioni del ragazzo, ferito in testa da un colpo di pistola, erano apparse da subito disperate. Il giovane era stato portato all'ospedale San Camillo "in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d'arma da fuoco". Poi il controllo elettroencefalografico, si leggeva nel bollettino, "ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto da legge".

La scuola, gli amici e la passione per la Roma

Studente dell’ultimo anno all’istituto di istruzione superiore “Sandro Pertini”, ragazzo sempre sorridente e amico di tutti secondo i compagni di classe, Thomas è figlio di un meccanico molto noto in città. "Mi avete spezzato il cuore - il dolore straziante del papà, Paolo -. Dio perdona, io no. No", ha detto ieri il padre stravolto dal dolore.
Oltre alla passione per le moto con cui era cresciuto in casa, c'era quella per il calcio: Thomas era tifoso della Roma. Sul suo profilo Facebook le foto dell'ex capitano Francesco Totti.
Chi lo conosceva lo descrive come un bravo ragazzo, che non si era mai trovato in situazioni pericolose né aveva mai preso parte a risse. Al contrario, dicono gli amici, era uno di quelli che per carattere stemperava gli animi. “Thomas è un ragazzo posato, tranquillo. Non è giusto quello che è successo”, aveva commentato all’AGI prima del decesso il cugino Daniele.

Il procuratore: "Non escluso lo scambio di persona"

La pista maggiormente battuta è quella di un regolamento di conti dopo gli scontri dei giorni passati, ma non è escluso lo scambio di persona, ovvero che Thomas non fosse il vero obiettivo, come raccontano più voci in paese. "Evidentemente si trovava con persone identificate come rivali dagli sparatori - spiega il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero - poi che ne facesse parte o meno lo stiamo verificando". Al momento dell'agguato il ragazzo si trovava vicino a una scalinata che affaccia su un piccolo parcheggio distante poche decine di metri insieme a degli amici quando intorno alle 20 uno scooter si ferma nel parcheggio. Una delle due persone, a volto coperto, estrae la pistola e mira a quella scalinata premendo il grilletto due volte. Arrivano carabinieri e ambulanza, Thomas viene prima elitrasportato in un ospedale della zona e poi al San Camillo di Roma, in condizioni disperate, fino al bollettino drammatico di oggi.  

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