Questo avviene “nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali. Siamo alla terza", ha detto il Pontefice durante l'incontro internazionale al Colosseo promosso dalla Comunità di Sant'Egidio
"Quest'anno la nostra preghiera è diventata un grido, perché oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, cioè nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali. Siamo alla terza", ha detto Papa Francesco durante il suo discorso al Colosseo, nell'incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant'Egidio nello "Spirito di Assisi" sul tema "Il grido della Pace. Religioni e Culture in Dialogo". (GUERRA IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Bergoglio: “Le fedi non siano usate per la guerra”
"Un anno fa, incontrandoci proprio qui, davanti al Colosseo - ha ricordato Papa Francesco - lanciammo un appello, oggi ancora più attuale: 'Le Religioni non possono essere utilizzate per la guerra. Solo la pace è santa e nessuno usi il nome di Dio per benedire il terrore e la violenza. Se vedete intorno a voi le guerre, non rassegnatevi. I popoli desiderano la pace'". Papa Francesco ha citato Giovanni XXIII che nell'ottobre 1962, mentre sembravano vicini uno scontro militare e una deflagrazione nucleare, fece questo appello: "Noi supplichiamo tutti i governanti a non restare sordi a questo grido dell'umanità". "Sessant'anni dopo, queste parole suonano di impressionante attualità. Le faccio mie. Non siamo neutrali, ma schierati per la pace. Perciò invochiamo lo ius pacis come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza" ha sottolineato il Pontefice.