Le due ragazze erano state travolte mentre stavano soccorrendo altri giovani coinvolti in un tamponamento
Guarda le altre notizie di oggi 13 ottobre
"Il pirata merita l’ergastolo: ha ucciso quelle ragazze mentre ci soccorrevano". Lo sostiene la ragazza di 19 anni che era a bordo di una delle due auto tamponate sul tronchetto della A24 alle quali hanno prestato soccorso le due turiste belghe Jessy DeWildeman e Wibe Bijls, poi investite e uccise da un pirata della strada. Secondo quanto riporta La Repubblica, la ragazza ha avuto appena il tempo di abbracciare il suo amico, poi "subito dopo sulla A24 è piombata la Smart che ha travolto quelle due ragazze. I pezzi di auto mi sono arrivati in faccia".
La 19enne: "Vorrei che avesse l'ergastolo"
"Mi fa molto rabbia che quell'automobilista sia scappato. Vorrei che avesse l'ergastolo - afferma la 19enne -. Nella mia mente è rimasta l'immagine di queste due ragazze a terra", dice Beatrice, 19 anni. "Sono rimasta per qualche ora ricoverata in ospedale. Ho ferite sul collo e in viso, mi hanno dato alcuni punti alle guance. Alla guida c'era un mio amico, stavamo andando a Ostia. Ho ricordi confusi", cerca di ricostruire la ragazza, "di me che scendo dalla macchina e del mio amico che mi abbraccia. In quel momento un botto terribile. Ci siamo messi di lato e poi ho visto che il mio amico era a terra, anche lui è stato colpito dalla Smart". Secondo quanto racconta la giovane "una delle due ragazze era dall'altra parte della carreggiata, avevo perso i miei occhiali e non vedevo bene. I miei amici mi hanno detto che non c'era nulla da fare per tutte e due. Nessuno è andato da loro fino quando non è arrivata l'ambulanza perché eravamo spaventati. Sono molto triste e trovo ingiusto tutto questo. Quelle ragazze erano in Italia per divertirsi e sapere che una di loro era incinta mi fa stare male".