Papa Francesco durante l'omelia: “L'esclusione dei migranti è schifosa e criminale”

Lazio

"Non aprire le porte" ai migranti significa mandarli "nei lager dove sono sfruttati e sono venduti come schiavi", ha sottolineato il Pontefice durante la messa a San Pietro per la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti. “Non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che 60 anni fa minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia?”, ha poi detto Bergoglio durante l'Angelus

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"L'esclusione dei migranti è scandalosa, è criminale, li fa morire davanti a noi", ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa a San Pietro per la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti.

Papa Francesco: “Li mandiamo nei lager, sfruttai e venduti come schiavi”

"Oggi, nel giorno in cui Scalabrini diventa santo, vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l'esclusione dei migranti, anzi, l'esclusione dei migranti è criminale, li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L'esclusione dei migranti - ha detto Papa Francesco - è schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprendo le porte a chi ha bisogno non li escludiamo, li mandiamo via, nei lager, dove sono sfruttai e venduti come schiavi. Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto". 

“Ho paura quando i cristiani dividono il mondo in buoni e cattivi”

"Ho paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori: così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare. Per favore, includere sempre: nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni. Includere tutti", ha aggiunto il Pontefice.

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Papa Francesco

Il Pontefice all'Angelus: “Pericolo guerra nucleare, impariamo dalla storia”

Bergoglio all'Angelus ha poi ricordato il Concilio Vaticano II e il fatto che allora come ora si respirava il pericolo di un conflitto nucleare: "A proposito dell'inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché - ha chiesto - non imparare dalla storia? Anche in quel momento c'erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: 'Così dice il Signore: Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita'".

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