Furono in totale 303 i morti causati dalla scossa di magnitudo 6.0 che il 24 agosto di sei anni fa distrusse Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri borghi tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche
Il 24 agosto del 2016 una scossa di magnitudo 6.0 distrusse Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri borghi tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, provocando la morte di 303 persone. A sei anni dal terremoto, Amatrice ha ricordato le vittime del sisma con una messa celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Presenti, tra gli altri, il leader della Lega, Matteo Salvini, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la ministra della Ricerca, Maria Cristina Messa.
Vescovo di Rieti: "È il tempo della ricostruzione"
Durante la messa il vescovo di Rieti, prossimo a guidare la diocesi di Verona, ha chiesto di accelerare la ricostruzione: "Cosa si vede venendo qui ad Amatrice dopo sei anni? A prima vista, tutto sembra fermo all'istantanea della torre che si erge isolata in mezzo al deserto. Ma se si guarda con più attenzione, si scopre che sotto c'è un cantiere, finalmente in movimento - ha affermato monsignor Pompili - Ci sono gru sparse qua e là. Per vedere, dunque, bisogna venire. Dopo l'estenuante fase iniziale - ha sottolineato il presule - ora è il tempo della ricostruzione, ma per arrivare a quella della rigenerazione vera e propria, occorre venire. Tutti devono venire - ha sottolineato -: pubblico e privato, Stato e società civile, operatori economici ed ordini professionali. Senza il coinvolgimento di tutti, infatti, l'attesa potrebbe allungarsi ancora".
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Vigili del fuoco: "Ricordo va alle vittime"
Il 24 agosto di sei anni fa dopo la violenta scossa di terremoto che colpì Amatrice e altre comunità nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo vi furono 299 morti e 388 i feriti. "La risposta del Corpo nazionale fu immediata - ricorda Laura Lega, oggi capo del dipartimento dei vigili del fuoco - Furono subito messi in campo più di 1.000 vigili del fuoco, 40 sezioni operative, 6 elicotteri per prestare soccorso alla popolazione. Un impegno mantenuto nel tempo, con 215.145 interventi di soccorso tecnico urgente che furono fatti dal 24 agosto in poi. Oggi il nostro ricordo va a quella gente". Fra le 215.145 operazioni di soccorso dei vigili del fuoco, 72.075 furono per il recupero di beni dalle abitazioni e di merci dalle attività commerciali distrutte, 91.050 per sopralluoghi sulle strutture e per la messa in sicurezza degli edifici, 3.846 per la salvaguardia e la messa in sicurezza del patrimonio artistico e culturale. "Il pensiero dei vigili del fuoco torna a quella notte di sei anni fa, ai giorni drammatici che seguirono - afferma Guido Parisi, capo del Corpo Nazionale - 297 furono le persone che le nostre squadre riuscirono a salvare, le due bimbe, una ad Amatrice e l'altra ad Arquata del Tronto, su tutti. Un risultato eccezionale viste le condizioni, ottenuto grazie alla grande preparazione tecnica e anche al coraggio del nostro personale".