La tartaruga Caretta Caretta aveva deposto le uova il 21 giugno, sulla spiaggia di Anzio davanti alla Villa di Nerone. Ora la schiusa con l'aiuto di volontari ed esperti del settore. Luca Marini (Tartalazio): primo nido della stagione nel Lazio, sempre una grande emozione
Ad Anzio, vicino Roma, sono nate le tartarughine del primo nido di Caretta Caretta dell'estate. L'evento è avvenuto sulla spiaggia delle grotte di Nerone, con l’aiuto degli esperti di Tartalazio. Hanno aspettato qualche giorno prima di agire, al termine del periodo di schiusa previsto per Ferragosto. I protocolli di tutela del nido e della specie prevedono a quel punto l’intervento di esperti e veterinari per aiutare le tartarughine a uscire dalle uova e dal nido di sabbia.
L'evento
La tartaruga Caretta Caretta aveva deposto le uova il 21 giugno, sulla spiaggia di Anzio davanti alla Villa di Nerone. È stata notata all’alba da una coppia che ha subito avvisato le autorità. Si pensava ci fossero tra le 70 e le 100 uova: gli esperti e i volontari ne hanno trovate in realtà 51. Questa è la prima volta che Caretta Caretta depone ad Anzio. Al momento della deposizione delle uova erano quattro i nidi sul territorio laziale: Anzio, Tor San Lorenzo (Ardea), Ventotene e Fondi. Il nido é stato continuamente monitorato da: TartaLazio (rete regionale per il soccorso e la gestione delle tartarughe marine), guardie zoofile ecologiche Ass.ne “Armellino 92” di Anzio, Sea Shepherd, Lega Ambiente, WWF, capitaneria di porto, guardia costiera e comune di Anzio.
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Marini (Tartalazio): primo nido del Lazio in questa estate, grande emozione
"L'emozione di un momento così è sempre grande - commenta il coordinatore responsabile di TartaLazio Luca Marini - specie quando c'è il rischio di trovare nidi vuoti, senza uova fecondate. Abbiamo fatto nascere diciassette tartarughe, non è un numero alto, ma nel nido c'erano 51 uova in totale: ne sono nate circa un terzo. La tartaruga Caretta Caretta può deporre oltre 100 uova". Quello di Anzio, spiega Marini, è "il primo nido della stagione nel Lazio. Siamo molto soddisfatti, anche se siamo stati un po' sfortunati per il meteo. La settimana della schiusa c'è stato forte maltempo, una tromba d'aria e molta pioggia. Probabilmente il fatto che non siano uscite dal nido da sole dipende anche da quello, dalla sabbia bagnata che è diventata compatta e ha impedito alle tartarughe di muoversi. Siamo riusciti ad intervenire in tempo per farle nascere - continua il coordinatore di Tartalazio - abbiamo dei protocolli con tempi già fissati: se le tartarughe non escono entro un certo periodo di tempo, interveniamo noi. Di solito l'incubazione dura tra i 52 e i 58 giorni: più l'ambiente è caldo e meno dura". E per il Lazio ci sono ancora tre nidi da monitorare, aspettando la schiusa: "Il prossimo sarà sicuramente quello di Fondi, alla fine della prossima settimana - conclude Marini - poi quello trovato a Ventotene e infine, a fine settembre, il nido di Marina di Ardea".