Ucraina, Berlusconi: “Deluso da comportamento Putin, prioritario cessate il fuoco”. VIDEO

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Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia intervenendo alla convention del partito a Roma: “Io l’avevo conosciuto vent’anni fa e mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace. Bisogna fare tutto il possibile perché questo finisca al più presto”

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"Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi intervenendo alla convention di Forza Italia a Roma. "Io l'avevo conosciuto vent’anni fa e mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace ", ha sottolineato (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE DI SKY TG24 – I VIDEO E I REPORTAGE DALL’UCRAINA).

Berlusconi: “Il cessate il fuoco della Russia è fondamentale”

"Bisogna fare tutto il possibile – ha aggiunto - perché tutto questo finisca al più presto, per mettere fine alla brutalità della guerra e l'Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile da tutti. Questo significa però che la libertà e l'integrità dell'Ucraina devono essere garantite. Noi auspichiamo che i rapporti fra Russia, Stati Uniti, Europa, tornino ad essere dialoganti. Ma spetta alla Russia adesso fare un passo nella giusta direzione, facendo tacere le armi. Il cessate il fuoco da parte della Russia è fondamentale e prioritario".

“Europa debole senza politica estera unica e difesa comune”

Berlusconi ha aggiunto: "Ora si invoca una politica dell'energia comune mentre l'Europa paga ancora una volta la debolezza che le deriva dall'assenza di leaders e soprattutto dall'assenza di una politica estera unica e di una politica di difesa comune, quelle innovazioni che da sempre io ho invocato, naturalmente in una stretta alleanza con gli Stati Uniti, paese guida del mondo libero, Paese al quale ci lega un profondo debito di riconoscenza".

Berlusconi alla convention: “Discesa in campo come 28 anni fa”

Silvio Berlusconi, al suo ritorno su un palco dopo circa tre anni, ha parlato per circa 40 minuti, senza alcuna pausa, andando spesso a braccio, spedito, sulla traccia di un discorso di ben 19 cartelle, che lui stesso ha ammesso di aver a tratti abbandonato "perchè molto lungo". Sul piano politico, durante la convention di Forza Italia a Roma, ha fatto il punto sulla situazione del centrodestra: "Oggi in particolare, perché questo incontro ha, per me e per tutti noi, un significato speciale. Oggi riprendiamo, dopo quasi tre anni, ad incontrarci in presenza, a parlarci guardandoci negli occhi, a ragionare insieme sul nostro futuro, sul futuro del Paese, il Paese che amiamo. Uso questa espressione, 'il Paese che amiamo', perché il discorso di oggi si associa idealmente ad un altro, a quello che ho pronunciato 28 anni fa, quando ho lasciato il lavoro che amavo - il lavoro di imprenditore che mi aveva dato tante soddisfazioni - per scendere in campo in politica e contrastare la presa del potere da parte della sinistra comunista. Quella di oggi potrebbe essere insomma una nuova discesa in campo, come allora guardando al futuro, come allora coscienti delle nostre idee, dei nostri valori, dei nostri programmi, consapevoli che tutto questo è indispensabile e insostituibile per il futuro del nostro Paese. Ringrazio Tajani: in 28 anni non ho mai letto una sua dichiarazione nelle agenzie con un senso di sbaglio nelle sue parole”.

“Il centrodestra non esisterebbe senza di noi”

"In questi 28 anni – ha proseguito Berlusconi - abbiamo scritto la storia. Abbiamo creato il bipolarismo in Italia, abbiamo reso possibile l'esistenza di un centrodestra di governo, un centrodestra che senza di noi non sarebbe mai esistito, non esisterebbe oggi e non potrebbe esistere neppure per il futuro. Dobbiamo lavorare insieme per continuare a crescere sul piano dei numeri e della qualità, perché, anche se i sondaggi negli ultimi mesi sono in crescita, possiamo comunque arrivare molto ma molto più su e io sarò in campo per puntare a questo risultato”.

“Il nostro compito è evitare una nuova recessione”

"Noi abbiamo ascoltato in questi giorni il grido di allarme di molte categorie produttive – ha dichiarato il leader di Forza Italia - è stato importante dialogare con loro e ringrazio i loro presidenti di essere intervenuti a questa nostra manifestazione. Li abbiamo invitati perché vogliamo ragionare sul futuro dell'Italia con chi lo costruisce concretamente ogni giorno, nel lavoro e nell'impresa. A tutti loro, alle categorie produttive, voglio dire che non sono soli, che non saranno mai soli, che le loro preoccupazioni sono le nostre, che le loro richieste sono le nostre. Questa è la mia risposta positiva alle richieste che mi sono state fatte ieri da questo palco. Come governo abbiamo davanti a noi un compito difficilissimo: evitare una nuova recessione”.

“Leali al governo ma non gli consentiremo di colpire casa”

"Noi siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi. Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell'unità e della continuità della famiglia".

Su riforma giustizia: “Ci aspettiamo ampio dibattito in Parlamento”

"Sulla riforma della giustizia – ha aggiunto - ribadisco che ci aspettiamo un ampio dibattito in Parlamento con l'approfondimento delle nostre osservazioni senza che venga posta la questione di fiducia".

"Oggi vi nomino 'costruttori di futuro'"

"Altre volte vi ho nominati cavalieri della libertà. Oggi vi nomino tutti "costruttori di futuro", perché noi siamo in politica per questo. Per costruire il nostro futuro. Con la vostra passione, con la vostra energia, con il vostro entusiasmo, con la vostra generosità, io sono sicuro che ce la faremo! Ancora grazie, grazie di tutto, un forte abbraccio a ciascuno di voi. Viva l'Italia, Viva Forza Italia, viva la Libertà", ha concluso Berlusconi.

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