Lo ha deliberato il Consiglio dei ministri. Oltre alla presidente della Commissione europea, alle esequie sarà presente anche il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ai funerali di Stato per David Sassoli (CHI ERA: IL RITRATTO - LE REAZIONI - L'ULTIMO VIDEO), presidente del Parlamento europeo scomparso ieri, all’età di 65 anni, al Cro di Aviano (Pordenone). Alle esequie, che si terranno venerdì 14 gennaio alle 12 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Roma, prenderanno parte anche i presidenti della Commissione europea e del Consiglio Europeo, Ursola von der Leyen e Charles Michel. Domani, giovedì 13, in Campidoglio sarà invece allestita la camera ardente. Un libro delle condoglianze è stato collocato a Roma e Milano negli uffici di rappresentanza del Parlamento europeo.
Von der Leyen: "Un grande europeo e italiano"
"Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico", ha scritto ieri, in un tweet in italiano, la presidente Ursula von der Leyen dopo aver appreso della scomparsa di Sassoli. "I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”, ha concluso. Tra i tanti messaggi di cordoglio anche quello di Charles Michel, che si è detto “triste e commosso per l’annuncio della scomparsa di David Sassoli”.
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Dal giornalismo alla politica
Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio 1956. Sposato e padre di due figli, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg1, di cui è stato anche vicedirettore. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, Sassoli venne eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e, forte di questo successo, divenne subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo. Dopo un decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, il 3 luglio 2019, all'inizio della sua terza legislatura, venne eletto Presidente dell’assemblea. "Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue", le parole di Sassoli nel suo primo discorso da presidente.