Giorgio Parisi, fisico ma anche ballerino: la scuola di danza si congratula per il Nobel

Lazio

Il neo vincitore è appassionato di Forrò, ballo di coppia brasiliano. "Grazie di essere parte della nostra 'Familia' - scrive la scuola sui social -. It’s coming Rome! Per chi non lo sapesse la nostra mascotte è il gatto di Schrodinger"

Non solo fisico, ma anche ballerino. Il neo premio Nobel Giorgio Parisi (CHI È) è un appassionato di danza, in particolare del Forrò, un ballo di coppia brasiliano. E proprio dalla sua scuola di danza sono arrivati i complimenti per la vittoria del Nobel.

"Grazie di essere parte della nostra 'Familia'"

"Grande Giorgio Parisi Nobel!! - scrive la scuola di danza su Facebook - Che gioia! Grazie di essere parte della nostra “Familia”. It’s coming Rome! Per chi non lo sapesse la nostra mascotte è il gatto di Schrodinger".

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Il ricordo di un ex alunno di Parisi

"Ero un laureando in fisica teorica e lui uno stimato professore. Passava le ore a spiegarmi le cose, a controllare i risultati delle ultime simulazioni, a chiedermi cosa ne pensavo. Ero trattato da pari, io che ero l'ultimo arrivato". Così Indaco Biazzo, oggi ricercatore al Politecnico di Torino, ricorda Parisi. In un'immagine si vede il professore che manifesta in mezzo agli studenti, nel 2008, anche in piazza Montecitorio dove ha tenuto una lezione, per protestare contro la riforma Gelmini. "Si respirava quell'aria dove le idee contano più di tutto il resto, perché sono quelle che rendono la ricerca un'avventura", afferma Biazzo. "Nelle foto c'era lui un pochino più giovane, ma sempre uguale, che partecipava in mezzo a centinaia di studenti e ci supportava nella lotta, come ha anche dichiarato ieri per la disperata ricerca di fondi per l'università, la ricerca e l'istruzione", racconta Biazzo. "Ora dopo il Nobel c'è qualche speranza in più, vedremo", è la sua speranza. Uno dei tratti importanti della personalità di Parisi, "che gli ha permesso poi di creare delle scuole di fisica - per il ricercatore - è la generosità, la pazienza, la capacità di ascolto e coinvolgimento delle persone. Ma la principale è la generosità, perché perdere tempo con un laureando qualsiasi, come ero io, non è banale e non è da tutti". 

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