La protesta non era stata autorizzata dalla questura ma il movimento aveva annunciato che sarebbe sceso comunque in piazza. Alcuni manifestanti hanno lanciato petardi e oggetti contro le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. Carica della polizia su un gruppo di persone che ha bloccato il traffico in via Muro Torto
Attimi di tensione in piazza San Silvestro a Roma dove si è svolta la manifestazione non autorizzata organizzata dal movimento IoApro. Alcuni manifestanti hanno lanciato petardi e oggetti contro le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. Una persona, colpita da una bottiglia, ha riportato una lieve ferita alla testa. I manifestanti in corteo, alcuni con le manette e le mani alzate, hanno chiesto di andare verso Montecitorio. Un gruppo ha bloccato il traffico in via Muro Torto ed è stato caricato dalle forze dell'ordine a piazzale Flaminio. In serata una delegazione del movimento è stata ricevuta al ministero dell'Economia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO - LA SITUAZIONE A ROMA - FOTO).
La protesta: tensioni con i manifestanti verso Montecitorio
I primi gruppi si sono radunati in piazza San Silvestro e hanno intonato cori "Libertà, libertà", poi alcuni manifestanti con in testa Casapound si sono spostati, con le mani alzate e al grido “Siamo lavoratori fateci passare”, verso il cordone di sicurezza che sigilla piazza San Silvestro dove sono stati bloccati dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa e si sono registrati attimi di tensioni. Un gruppo si è poi staccato dal sit-in in piazza e, passando per le vie laterali, si è diretto verso piazza del Popolo, raggiungendo via del Corso, durante il tragitto sono stati rovesciati monopattini e cassonetti e gridati slogan contro il governo. Manifestanti sono poi arrivati in via dei Prefetti, a due passi dalla Camera, ma sono stati bloccati da un cordone delle forze dell'ordine. Un altro gruppo ha invece bloccato il traffico in via del Muro Torto, secondo quanto si apprende in strada ci sarebbero circa 50 persone, sul posto è giunta la polizia che ha effettuato una carica sui manifestanti. Alcune decine di persone sono state circondate dalle forze dell'ordine sulle scale di una delle chiese di piazza del popolo dove ci sono stati alcuni spintoni mentre due ragazze protestavano per essere state fermate dopo i disordini. "Lasciatela stare, è solo una ragazzina" hanno urlato alcuni agli agenti.
Piazza blindata e controlli
Blindati e idranti schierati in varie strade attorno alla piazza, transenne e strade chiuse attorno a Montecitorio. Il centro storico di Roma è blindato per la manifestazione non autorizzata del movimento IoApro. Impegnate anche diverse pattuglie della polizia Locale nei servizi di viabilità. Durante i controlli organizzati dalle forze dell'ordine un pullman, con a bordo 39 persone dirette alla manifestazione, è stato fermato al casello di Roma Nord e i passeggeri sono stati identificati, nella giornata di oggi altre 13 persone sono state fermate e controllate. In serata una delegazione del movimento è stata ricevuta al ministero dell'Economia dal sottosegretario Claudio Durigon. Lo ha fatto sapere Umberto Carriera, uno dei leader del movimento delle partite Iva.
Gli slogan
"La paura di morire non ci sta facendo vivere" recita uno striscione esposto. "Siamo qui a sostegno delle categorie colpite perché lavorare è un diritto" dice un militante.
"Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie - dice un manifestante arrivato da Napoli - non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno". Mentre un altro aggiunge: "Ci negano anche il diritto di manifestante. È stata un'impresa arrivare qui".
"Lamorgese a casa", hanno poi gridato i presenti dopo le tensioni con la polizia. Mostrando le manette, simbolo degli "arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno", i manifestanti rivolti al ministro dell'Interno hanno detto: “Noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto".
Sibilia: “No a violenze, a maggio riaperture"
"Seguiamo con preoccupazione le tensioni registrate a Roma nel corso della manifestazione, non autorizzata dalla Questura, di 'Io Apro'. Esprimo intanto tutta la mia solidarietà all'agente rimasto ferito dal lancio di una bottiglia e mi appello alla piazza perché la protesta non sfoci nella violenza e perché a farne le spese non siano gli operatori delle forze dell'ordine in servizio", ha detto il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia. "Non è necessario - sostiene Sibilia - che la protesta trascenda, perché giunge con sufficiente chiarezza il grido di dolore degli esercenti, che stanno pagando il prezzo delle restrizioni legate alla crisi sanitaria, fortunatamente i numeri dei contagi stanno migliorando e già dal mese di maggio dovranno esserci riaperture graduali: cinema, teatri, mercati, bar e ristoranti. In particolare - aggiunge il sottosegretario - il comparto della ristorazione entro metà maggio dovrà essere in condizione di riaprire anche a cena, favorendo i locali all'aperto. Non si potrà attendere ulteriormente, né per le riaperture né per il nuovo scostamento di bilancio che consentirà nuovi sostegni per aprile e maggio. Ecco perché ripeto: non cedete alle strumentalizzazioni, la soluzione di questo dramma è a portata di mano"
Marcucci: “La presenza di Casapound dice molto della manifestazione”
"La presenza di Casapound, il lancio di petardi contro le forze di polizia, ci dicono molto della manifestazione #ioapro. Le ragioni dei ristoratori non devono essere così brutalmente rappresentate, è una categoria di gente seria, che non si scaglia contro gli agenti. Io voglio ristori adeguati subito e sto con i ristoratori che vogliono aperture in sicurezza ed al più presto", ha invece affermato il senatore Pd Andrea Marcucci.
L'annuncio di ieri
"Ci raduneremo al Pantheon, alle 14:30, per poi muovere tutti insieme verso piazza Montecitorio", ha spiegato nella giornata di ieri il movimento IoApro dopo che la questura aveva fatto sapere che la protesta non sarebbe stata autorizzata. "130 pullman partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio. Questi pullman sono confermati. Utilizzate anche auto e treni per spostarvi – ha poi aggiunto il movimento - nessuno può fermarvi per riconquistare i vostri diritti. Circonderemo il Parlamento in maniera pacifica e li costringeremo ad uscire dal palazzo. 20mila o 50mila dipende da voi. Facciamo la storia insieme". A quanto si apprende, nel corso delle ore è cambiato il programma degli organizzatori: avrebbero scelto piazza San Silvestro come luogo di concentramento per poi dare vita ad un corteo verso Montecitorio. Sia il sit-in che il corteo non sono autorizzati.
Nel frattempo le forze dell'ordine hanno disposto fin da questa mattina controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni ferroviarie della Capitale per intercettare l'eventuale arrivo di pullman o gruppi di manifestanti. Controllate anche le fermate di metro, i capolinea di autobus e le aree di parcheggio.