Omicidio Cerciello Rega, difesa Elder: "Traduzioni intercettazioni modificate"

Lazio
Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso lo scorso 26 luglio a Roma (ANSA)

I legali hanno avanzato l’ipotesi dopo aver riascoltato i nastri. Mercoledì 26 febbraio, giorno d’inizio del processo a carico dei due americani accusati dell’uccisione del vicebrigadiere, a Roma, lo scorso 26 luglio, depositeranno il testo integrale 

Le traduzioni delle intercettazioni dei colloqui in carcere con legali e familiari consegnate ai magistrati, in alcune informative, sarebbero state modificate in modo da cambiarne il senso. È quanto sostengono i difensori di Lee Finnegan Elder, uno dei due americani accusati dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega (CHI ERA - LE FOTO), avvenuto il 26 luglio scorso a Roma. I legali, secondo quanto scrivono oggi Il Corriere della Sera e Il Messaggero, hanno riascoltato tutti i nastri, facendo ripetere la traduzione: mercoledì 26 febbrario, giorno di inizio del processo a carico di Elder e di Gabriel Christian Natale Hjorth, depositeranno il testo integrale. Sul punto l'Arma precisa che le traduzioni sono state effettuate da "un perito scelto dai magistrati".

Il contenuto delle intercettazioni

In un'intercettazione del 2 agosto scorso presso il carcere di Regina Coeli, Elder parla con il padre e con un legale americano e racconta quanto accaduto una settimana prima nel quartiere Prati. Elder dice: "When I called mom and told her... police station and they're saying I killed a cop". I consulenti della difesa lo traducono: "Ho chiamato mia madre e le ho detto di trovarmi alla stazione di polizia e mi stavano dicendo che avevo ucciso un poliziotto". Nell'informativa, il testo compare come: "Ho chiamato casa dicendo di aver fatto la decisione sbagliata colpendo un poliziotto". Durante il colloquio il legale chiede all'arrestato se gli sia stato mostrato un tesserino di riconoscimento. Sul punto, il giovane afferma: "They didn't show anything, didn't say anything". Che viene tradotto dal consulente: "Non hanno mostrato nulla, non hanno detto nulla". Poi, il ragazzo aggiunge: "I didnt' confess until they told me that it was a cop and that he died". Ossia: "Non ho neanche confessato fino a quando non mi hanno detto che era un poliziotto e che era morto". E infine: "I didn't know that he was a cop. I thought he was a random criminal guy... mafia guy". Che tradotto diventa: "Non sapevo fosse un poliziotto. Pensavo fosse un malvivente…un mafioso". Di tutto questo, secondo quanto riportato dai quotidiani, non c'è traccia nell'informativa dei carabinieri.

La strategia della difesa

L'avvocato Roberto Capra, difensore di Elder, ha dichiarato: "Le trascrizioni presenti nell'informativa dei carabinieri sono uscite prima della notifica del giudizio immediato alle parti. L'obiettivo era quello di avvalorare la tesi dell'accusa, ovvero che Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth fossero a conoscenza del fatto che il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale fossero appartenenti alle forze dell'ordine. L'audio complessivo, che produrremo in udienza, fornisce una prova contraria. Produrremo gli audio a processo. Nelle intercettazioni che abbiamo ascoltato e tradotto Elder precisa più volte di non aver neppure intuito che Cerciello e il collega fossero appartenenti alle forze dell'ordine. Per questo produrremo una serie di audio intercettati perché crediamo che una loro corretta traduzione possa rappresentare una prova a discarico del nostro assistito".

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