Coronavirus, rinviata festa per il Capodanno cinese a Roma

Lazio
Foto di archivio (Getty Images)

La portavoce della comunità cinese a Roma, Lucia King, ha spiegato di aver "concordato in modo congiunto con tutta la comunità che la festa deve essere rinviata perché c'è gente che sta male e non è il caso di festeggiare"

A causa del coronavirus, che ha provocato la morte di 56 persone in Cina dove secondo l’ultimo bilancio diffuso dalle autorità ci sarebbero circa duemila persone infette, a Roma è stato rinviato il capodanno cinese previsto per il 2 febbraio a San Giovanni. I festeggiamenti sono stati annullati anche a Milano (DAL PRIMO CASO AI CONTAGI: LE TAPPE - VIRUS CINA: INCUBAZIONE, SINTOMI E COME SI TRASMETTE).

La portavoce della comunità cinese: "Non è il caso di festeggiare"

"Abbiamo deciso di rinviare la festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio di San Giovanni a Roma", ha spiegato all'ANSA la portavoce della comunità cinese a Roma, Lucia King. "Abbiamo concordato in modo congiunto con tutta la comunità che la festa deve essere rinviata perché c'è gente che sta male e non è il caso di festeggiare - ha sottolineato-. Ci dispiace perché i preparativi duravano da tre mesi, ma in questo momento è la scelta migliore. Comunicheremo in seguito una nuova data. Stiamo annullando anche molti banchetti e cene organizzate dalle nostre associazioni per i festeggiamenti di Capodanno perchè preferiamo fare donazioni agli ospedali in Cina che hanno necessità di materiali per curare il virus".

Rafforzati i controlli a Fiumicino e Malpensa

Intanto sono stati rafforzati i controlli ed è stato aumentato il personale medico negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa. Lo ha deciso la task-force, istituita dal ministero della Salute per affrontare la situazione relativa al coronavirus 2019 nCoV, che si è riunita oggi alla presenza del ministro Roberto Speranza e delle altre autorità coinvolte. A renderlo noto è lo stesso ministero.

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