Un altro tifoso del Celtic accoltellato dopo la partita con la Lazio
LazioFerito un ragazzo di 20 anni trasportato in codice giallo all'ospedale Santo Spirito. Si cerca il responsabile. Dopo il match 12 ultras biancocelesti sono stati arrestati dai poliziotti della Digos per il tentativo di aggressione ai sostenitori del Celtic
Nella notte, al centro di Roma, è stato accoltellato un altro tifoso del Celtic. L'episodio è accaduto intorno alle 2:30 in viale Giulio Cesare, nel quartiere Prati, qualche ora dopo la fine della partita di Europa League della Lazio contro il club scozzese. Si tratta di un ragazzo di 20 anni trasportato in codice giallo all'ospedale Santo Spirito. Si cerca il responsabile. Alla vigilia del match, mercoledì sera, altri due tifosi scozzesi erano stati accoltellati nella Capitale.
Gli arresti
Nel frattempo, sono 12 gli ultras della Lazio, di un'età compresa tra i 18 e i 35 anni, arrestati nella notte dai poliziotti della Digos per il tentativo di aggressione ai sostenitori del Celtic in piazza Risorgimento, in zona San Pietro, nel post partita. I 12, che erano fuggiti nascondendosi in alcuni palazzi della zona, sono stati poco dopo rintracciati dalla Digos. Oggi saranno processati con rito direttissimo. Infine, i carabinieri hanno arrestato in via Giolitti, in zona Termini, un cittadino tunisino di 44 anni per tentato furto ai danni di un tifoso del Celtic. Si cercano i complici che sono fuggiti. Per difendere il tifoso sono intervenuti alcuni passanti.
Coinvolto anche il figlio della compagna di un leader di Forza Nuova
Tra gli ultras arrestati ci sarebbe anche il figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova. A quanto si apprende, anche gli altri arrestati sarebbero noti per la loro appartenenza alla frangia più estrema della tifoseria Laziale e saranno proposti per la misura del Daspo.
Chiesti i domiciliari per due ultras
Il pm Sergio Colaiocco ha chiesto i domiciliari per due ultras, accusati di resistenza e lesioni, mentre gli altri dieci sono stati rimessi in libertà in quanto incensurati. A tutti viene contestata la resistenza con l'aggravante, prevista dal nuovo decreto sicurezza, relativa alle manifestazioni sportive. Il gruppo di tifosi era stato fermato dalla Digos a due ore dalla fine della partita giocata all'Olimpico.
La ricostruzione dell'aggressione
A quanto reso noto dalla questura, a cercare il contatto con i tifosi scozzesi, all'altezza del Museo di Villa Giulia, sono stati "almeno 30 tifosi Irriducibili della Lazio" che si sono poi dileguati velocemente nelle vie limitrofe in direzione piazza Risorgimento. Un funzionario della Digos, nel tentativo di bloccare alcuni tifosi, è stato travolto da uno degli appartenenti agli ultras della Lazio, riportando una frattura scomposta dell'omero del braccio destro. Poco dopo i 12 ultras che si erano rifugiati all'interno di un condominio di via delle Belle Arti sono stati individuati e arrestati dalla polizia.