I malviventi si erano introdotti nell’abitazione domenica 5 maggio. La svolta alle indagini è arrivata quando uno dei componenti del gruppo si è costituito ai carabinieri. Salvini: "Li mandiamo fuori dall'Italia"
Cinque persone sono state fermate per la rapina avvenuta domenica 5 maggio, in zona Montesacro a Roma, a casa di un’anziana di 89 anni, Tomasino Anna, morta il giorno successivo in ospedale. Si tratta di cinque nomadi - quattro di origine serba e uno di origine bosniaca - di età compresa tra i 20 e 42 anni, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata in concorso e dell'omicidio della donna. La svolta alle indagini è arrivata quando uno dei componenti del gruppo si è costituito alla stazione dei carabinieri di Cinecittà. I primi elementi indiziari raccolti hanno consentito di risalire ai suoi complici, che nel frattempo si erano allontanati dalla Capitale ma sono stati rintracciati in poche ore. Uno di loro al campo nomadi di via Salviati, un altro nei pressi della stazione ferroviaria di Pomezia - Santa Palomba e un terzo in provincia di Torino, grazie alla collaborazione dei militari della Compagnia di Moncalieri. Le indagini svolte su un quinto componente della banda, di nazionalità serba, hanno consentito di verificare che domenica mattina era stato arrestato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia perché a un controllo era risultato irregolare nel territorio nazionale, nel quale aveva fatto rientro dopo essere stato espulso.
La rapina
L'anziana, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stata colpita alle spalle da uno dei rapinatori mentre dava l'allarme telefonando a una vicina. Secondo le prime ammissioni rese ai carabinieri, la sera del 5 maggio scorso i rapinatori, dopo aver infranto il vetro di una finestra e aver fatto irruzione, hanno sorpreso la donna che era riuscita ad allertare una vicina. Le urla d'aiuto dell'89enne hanno comunque attirato l'attenzione di alcuni vicini, che hanno visto due uomini scappare in auto. Nel corso delle operazioni, carabinieri e la polizia hanno recuperato e sequestrato la macchina trovata nella disponibilità di un bosniaco, che abita nel campo di via Salviati.
Le parole del ministro Salvini
"Questi vermi meritano pene esemplari e galera certa. I campi rom si confermano una attrazione per i delinquenti: lavoriamo per chiuderli". Così il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha commentato l'arresto dei "cinque rom stranieri", come informa il Viminale. Il vicepremier da Lumezzane (Brescia), dove si trova per un comizio della Lega, ha poi aggiunto: "I cinque rom stranieri che hanno ucciso una donna di 89 anni, li abbiamo arrestati e li mandiamo fuori dall'Italia perché di questa gente ne abbiamo piene le scatole. Contiamo di poterli espellere in poco tempo perché in Italia ne abbiamo le tasche piene". "Sulla sicurezza - ha concluso Salvini - l'Italia è tornata a essere credibile".