Nella tornata elettorale del 20 e 21 settembre si dovranno eleggere due senatori dopo il decesso di due membri di Palazzo Madama. I collegi coinvolti sono quelli uninominali Sardegna - 03 (provincia di Sassari e parte del Nuorese) e Veneto - 09 (Villafranca di Verona). Ecco tutto quello che c'è da sapere
Il 20 e 21 settembre, oltre che per le Regionali in 7 regioni, per le Amministrative in 962 comuni, e per il referendum costituzionale (LA GUIDA), si vota anche per le elezioni suppletive al Senato in due collegi, per sostituire due senatori deceduti negli ultimi mesi: si tratta del collegio uninominale Sardegna – 03 e del collegio uninominale Veneto – 09. Gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna e 352.696 per il Veneto. Sono già state tre, in questa legislatura, le elezioni suppletive che si sono rese necessarie: in Campania, dove ha vinto Sandro Ruotolo (gruppo Misto al Senato), nel Lazio (seggio alla Camera conquistato dal Pd con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri) e in Umbria (seggio al Senato andato alla leghista Valeria Alessandrini).
Perché si vota in Sardegna
Le suppletive nel collegio uninominale Sardegna - 03 si sono rese necessarie per il seggio lasciato vacante al Senato da Vittoria Bogo Deledda del M5s, deceduta a marzo. Il collegio elettorale è formato dal territorio di tutta la provincia di Sassari, della Gallura e dai comuni di Bitti, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Lula, Onanì, Onifai, Orosei, Orune, Osidda, Posada, Siniscola e Torpè nella provincia di Nuoro.
I candidati in Sardegna
Per quanto riguarda il collegio sardo, sarà una lotta a 4. Il centrodestra si presenta unito e candida Carlo Doria, ortopedico vicino al Partito sardo d’Azione. Pd e Movimento 5 Stelle (insieme a Leu) corrono insieme e puntano su Lorenzo Corda, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sassari e vicino ai pentastellati. Corrono da soli Italia Viva e Italia in Comune, con l’avvocato penalista Agostinangelo Marras. Infine, il Partito socialista italiano candida il microbiologo Gian Mario Salis, direttore sanitario di un laboratorio di analisi a Sassari.
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Perché si vota in Veneto
Nel collegio uninominale Veneto – 09 (Villafranca di Verona), si vota per sostituire il senatore Stefano Bertacco (Fratelli d’Italia) che è morto il 14 giugno scorso e che ha lasciato vacante un seggio a Palazzo Madama. Il collegio elettorale è formato dai seguenti comuni: Albaredo d'Adige, Angiari, Arcole, Bardolino, Belfiore, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Bovolone, Bussolengo, Buttapietra, Caldiero, Casaleone, Castagnaro, Castel d'Azzano, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Cerea, Cologna Veneta, Concamarise, Costermano sul Garda, Erbè, Garda, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza, Lazise, Legnago, Minerbe, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, Pressana, Ronco all'Adige, Roverchiara, Roveredo di Guà, Salizzole, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sommacampagna, Sona, Sorgà, Terrazzo, Torri del Benaco, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, Veronella, Vigasio, Villa Bartolomea, Villafranca di Verona, Zevio, Zimella.
I candidati in Veneto
In Veneto il seggio vacante sarà conteso da tre candidati. Il Movimento 5 stelle ha scelto Emanuele Sterzi, 59enne broker assicurativo di Bovolone, nel Veronese. Non si ripete qui l’alleanza dei pentastellati con il Pd, che corre da solo e candida Matteo Melotti, insegnante e consigliere comunale a Villafranca. Il centrodestra si presenta anche qui unito con la candidatura di Luca de Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia ed ex deputato, oltre che sindaco di Calazo di Cadore nel bellunese.
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Quando e come si vota
Le urne saranno aperte nelle giornate di domenica 20, dalle ore 7 del mattino fino alle ore 23, e lunedì 21 settembre dalle ore 7 del mattino fino alle ore 15 del pomeriggio. Si vota al seggio nel comune di residenza, nella sezione elettorale dove si è iscritti come elettori, muniti di tessera elettorale e documento di identità in corso di validità. Per quanto riguarda le elezioni suppletive, sulla scheda elettorale che verrà consegnata basterà porre una “x” sul proprio candidato prescelto.
Le regole anti-Covid ai seggi
Gli elettori dovranno consegnare la scheda votata, opportunamente piegata, al presidente di seggio (o chi ne fa le veci), il quale è tenuto a staccare il tagliando antifrode dalla scheda e a collocarla poi nell’urna. In quest’ultima circostanza il presidente (o chi ne fa le veci) deve obbligatoriamente indossare i guanti. Una circostanza che vale solo per quanto riguarda le elezioni suppletive, mentre per le altre votazioni saranno gli stessi elettori a inserire la scheda nell’urna. Le indicazioni sono contenute in una circolare della Direzione centrale per i Servizi elettorali che ha stabilito le modalità per garantire il voto in sicurezza e prevenire il contagio da coronavirus. Tra le regole, l’obbligo di indossare la mascherina, l’obbligo di igienizzare le mani prima di ricevere la matita e la scheda, e l’accesso contingentato ai seggi.
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Il voto per chi è in quarantena o in un ospedale Covid
Per questa tornata elettorale, gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli in quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi a esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza. Per acquisire questo diritto, devono far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, tra il decimo e il quinto giorno prima delle votazioni, una dichiarazione che attesti la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl, che attesti l'esistenza delle condizioni previste. Anche chi è ricoverato in un ospedale Covid può esercitare il proprio diritto al voto. Presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto, dove siano ospitati reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate.