Elezioni settembre 2020 e Covid, seggi a domicilio per chi è in quarantena: come funziona

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Il ministero dell’Interno, nel decreto legge 14 agosto 2020 n. 103, ha previsto delle sezioni ospedaliere che si occuperanno anche di raccogliere i voti di chi si trova in quarantena o isolamento fiduciario per il coronavirus. Basterà fornire al comune una dichiarazione con l’indirizzo e un certificato medico “in data non anteriore al quattordicesimo giorno antecedente la data della votazione”. Ecco la procedura

A poco più di due settimane dal voto del 20 e 21 settembre, il ministero dell’Interno ha fatto sapere che chi si trova in quarantena o isolamento fiduciario per il coronavirus o è ricoverato potrà utilizzare seggi speciali, presenti negli ospedali oppure disponibili a domicilio. È una delle novità introdotte, spiega il Viminale, "allo scopo di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria" (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE)

Il voto a domicilio per tutte le consultazioni

Il compito di raccogliere il voto a domicilio di chi si trova in quarantena o in isolamento fiduciario viene dunque affidato alle sezioni ospedaliere. Una scelta, spiega il Viminale, dovuta alla presenza di personale appositamente formato e "all'esigenza di garantire la sicurezza sanitaria anche nella fase dello scrutinio". Le nuove disposizioni consentono agli elettori che si trovano nelle condizioni previste dal decreto legge e che ne facciano richiesta nei tempi stabiliti, di poter votare per tutte le prossime consultazioni referendarie, regionali e comunali.

SEGGI SUPPLETIVE UMBRIA
Foto di Federica Liberotti da Claudio Sebastiani

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Come richiedere il seggio a domicilio

Secondo quanto si legge nel testo del decreto legge 14 agosto 2020 n. 103, gli elettori "devono far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, con modalità individuate dall'ente medesimo, anche telematiche, in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione: una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e recante l'indirizzo completo di questo e un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai competenti organi dell'azienda sanitaria locale, in data non anteriore al quattordicesimo giorno antecedente la data della votazione, che attesti l'esistenza delle condizioni" di quarantena o isolamento fiduciario.

Ampliato il numero di sezioni ospedaliere idonee

Per allargare la platea dei comuni nei quali istituire le sezioni ospedaliere idonee al voto a domicilio, il decreto legge 103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200.

Un momento delle operazioni di voto per le elezioni suppletive per la Camera Roma I municipio, 01 marzo 2020. 
ANSA/ANGELO CARCONI

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A Bari seggi elettorali mobili

In alcune città sono però state disposte anche soluzioni alternative. Come a Bari, dove tre seggi elettorali mobili raccoglieranno i voti degli elettori dell'area metropolitana di Bari che sono costretti in casa perché positivi al Covid o perché in quarantena o isolamento domiciliare obbligatorio. La sezione elettorale speciale avrà sede nel Policlinico di Bari, dove si provvederà alla raccolta e allo spoglio delle schede. Lì confluiranno i voti degli ospedalizzati Covid e degli elettorali che faranno richiesta di votare dal proprio domicilio. Tre squadre composte ciascuna da un presidente e due scrutatori, dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale anti-Covid, andranno nelle case di Bari e provincia a raccogliere i voti. Le schede saranno inserite di volta in volta in buste sigillate e poi messe nelle urne per lo spoglio. Per chiedere di votare da casa bisognerà inviare una richiesta via mail o farla recapitare a mano all'ufficio elettorale del proprio Comune dal 10 al 15 settembre.

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Il voto a domicilio ad Alessandria

Anche il comune di Alessandria si è organizzato per garantire il voto a chi si trova in quarantena o isolamento. "I cittadini aventi diritto di voto, sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 - si legge in un comunicato dell’amministrazione -, sono ammessi al voto domiciliare presso il comune di residenza facendo pervenire al sindaco (anche con modalità telematiche) una dichiarazione attestante tale volontà e recante l’indirizzo completo del proprio domicilio". La dichiarazione può essere presentata tra il 10 settembre e il 15 settembre allegando una copia della tessera elettorale, una del documento di identità e un certificato medico rilasciato dal funzionario medico, designato dall’Asl, con data non anteriore al 6 settembre e che attesti "l’esistenza delle condizioni di sottoposizione a trattamento domiciliare, di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19".

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