Bettino Craxi, la storia dell'ex presidente del Consiglio e leader socialista. FOTO
Nato nel 1934, è stato il primo socialista a guidare un governo nell'Italia repubblicana, negli anni ’80. Coinvolto nello scandalo Tangentopoli, si è rifugiato in Tunisia per sfuggire alle condanne. Proprio ad Hammamet è morto il 19 gennaio del 2000
Bettino Craxi è stato uno dei politici italiani più discussi: nato a Roma il 24 febbraio del 1934, è stato presidente del Consiglio tra il 1983 e il 1987, poi dopo il coinvolgimento nello scandalo "Tangentopoli", i processi e le condanne è fuggito in Tunisia negli anni '90. Morì proprio ad Hammamet il 20 gennaio del 2000
Hammamet: la recensione del film su Craxi con Pierfrancesco Favino
Politico precoce, Craxi a 23 anni viene eletto nel comitato centrale del Psi, nel 1965 diventa assessore comunale a Milano, mentre nel 1968 viene eletto per la prima volta in Parlamento e diventa vicesegretario del Partito socialista italiano
Il cast del film Hammamet
Nel 1976, ll comitato centrale socialista elegge Craxi alla guida del partito. Subentra a Francesco de Martino, fautore dell'alleanza con i comunisti
Hammamet, dal 9 gennaio al cinema il film sul Craxi “uomo”. FOTO
Nel 1978, durante i giorni del rapimento di Aldo Moro, propone la trattativa con le Br, osteggiata da Dc e Pci
Al congresso di Torino viene rieletto segretario del PSI con il 65% dei voti. Cambia il simbolo del partito: arriva il garofano rosso, la falce e martello viene rimpicciolita
Il cast del film Hammamet
Nel 1983, sull'onda del successo elettorale del Psi, diventa presidente del Consiglio, il primo socialista a guidare un governo nell'Italia repubblicana
Nel 1984 viene firmato il nuovo concordato con la Santa Sede
Nella foto l'incontro tra Craxi e Giovanni Paolo II, avvenuto nel 1983
Sempre nel 1984, il governo Craxi, con il ''decreto Berlusconi'', salva le reti Fininvest dall'oscuramento (nella foto i due allo stadio nel 1988)
L'anno successivo, nel 1985, al referendum viene sconfitta la richiesta della Cgil di abolire il taglio di quattro punti della ''scala mobile'' deciso dal governo. Intanto, a Sigonella, su ordine di Craxi, i carabinieri impediscono ai militari statunitensi di prelevare i responsabili del sequestro della Achille Lauro (nella foto l'incontro del 1984 tra Craxi e il presidente Usa Ronald Reagan)
Nel 1986 nasce un secondo governo Craxi, con il patto informale di una successione affidata al leader Dc Ciriaco de Mita (''il patto della staffetta'')
Nella foto Bettino Craxi e Francesco Cossiga durante il giuramento del governo nel 1986
L'anno successivo, nel 1987, il governo Craxi cade perché il patto della staffetta non viene rispettato. Da qui in avanti Craxi smise di sostenere la Dc di De Mita, facendone cadere l'esecutivo nel 1989
Craxi a cavallo del decennio forma un'alleanza con i leader dell'ala democristiana moderata Andreotti e Forlani (ribattezzata C.A.F., dalle iniziali dei cognomi dei tre protagonisti)
In questi anni Craxi ottiene importanti ruoli alle Nazioni Unite: è rappresentante del segretario generale dell'Onu Peréz de Cuéllar per i problemi dell'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo nel 1989 (nella foto, l'incontro tra Bettino Craxi e la principessa Diana del 1985)
Dopo la caduta del muro di Berlino, considerando inevitabile la crisi del Pci, Craxi rilancia un progetto di riunificazione della sinistra. Pensa così all'"unità socialista", scritta che fu inserita nel simbolo del partito, eliminando la dicitura di "Partito Socialista Italiano" e mantenendo solo la sigla "Psi"
Intanto, nel 1990 arriva il primo ricovero al San Raffaele di Milano per diabete mellito. Saranno proprio le complicazioni dovute a questa malattia che causeranno la sua morte nel 2000
Il cast del film Hammamet
Ai problemi di salute si aggiungono quelli giudiziari: nel 1992 esplode "Mani pulite"
Quando il socialista milanese Mario Chiesa finisce in carcere, Craxi minimizza: è solo ''un mariuolo''. Ma l'inchiesta va avanti e travolge tutto il sistema di tangenti che ruota intorno al Psi e alla Dc
Pochi giorni prima di Natale, il 15 dicembre del 1992, Craxi riceve un avviso di garanzia
Il 29 aprile del 1993, in un celebre discorso alla Camera, si difende dalle accuse di corruzione sostenendo che il sistema delle tangenti riguarda tutti i partiti
Il giorno seguente, la Camera nega l'autorizzazione a procedere contro di lui
Craxi subisce un lancio di monetine da parte di alcuni contestatori, che lo aspettano di fronte all'hotel Raphael, sua residenza romana. È il 30 aprile 1993
Il 17 dicembre 1993 Craxi viene interrogato a Milano dal pm Antonio Di Pietro al processo per le tangenti Enimont
Craxi in aula pronuncia un famoso discorso in cui dice: “Sono sempre stato al corrente della natura non regolare dei finanziamenti ai partiti e al mio partito. L'ho cominciato a capire quando portavo i pantaloni alla zuava”
Per lui saranno due le condanne definitive, per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano
Il 12 maggio 1994 gli viene ritirato il passaporto, ma Craxi è già nella sua villa in Tunisia, ad Hammamet. Decide di non tornare in Italia, dove rischia l'arresto
Dopo un intervento a un rene, Craxi, già da lungo tempo malato di diabete, muore il 19 gennaio 2000 a casa sua, in Tunisia
Il governo D'Alema propone i funerali di Stato, che vengono rifiutati dalla famiglia. Viene sepolto ad Hammamet