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Piano di pace a Gaza, Tajani alla Camera: “Riconoscimento Stato Palestina più vicino”

Politica
©Ansa

"Il successo dell'iniziativa di pace avviata dal Presidente degli Stati Uniti potrebbe davvero costituire una svolta storica che cambia il volto del Medio Oriente e quindi del Mediterraneo”, ha detto il vicepremier in Aula. Intanto la tregua nella Striscia sembra reggere, all’indomani della firma dell’intesa in Egitto alla presenza di Donald Trump e diversi leader mondiali

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"Il successo dell'iniziativa di pace avviata dal Presidente degli Stati Uniti potrebbe davvero costituire una svolta storica che cambia il volto del Medio Oriente e quindi del Mediterraneo”. A dirlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante l’informativa tenuta prima alla Camera e poi al Senato sugli accordi di pace in Medio Oriente. “Un successo ancora legato ad un filo, molte sono le variabili che ancora sono state non sono state definite, dal ritorno delle salme degli ostaggi assassinati fino alle modalità effettive dello smantellamento della struttura militare di Hamas. Tuttavia quel filo di speranza che si sta rivelando solido perché interpreta la volontà di pace di popolazioni che hanno sofferto moltissimo da una parte e dall'altra. Da qui tante, troppe vittime innocenti e tanti sopravvissuti che chiedono cibo, cure mediche e soprattutto sicurezza e speranza per un futuro della loro terra. Oggi questa è la grande speranza che si affaccia. Quel futuro potrebbe finalmente essere a portata di mano". Oggi lo stesso vicepremier presiederà anche la riunione del Consiglio dei Ministri sul processo di pace a Gaza: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà infatti impegnata nel Processo di Aqaba - forum internazionale di dialogo e cooperazione volto a rafforzare il coordinamento nella lotta al terrorismo e all'estremismo - che si tiene sempre oggi a Roma. 

Tajani: “Riconoscimento dello Stato di Palestina è ora più vicino”

"Oggi finalmente ci sono le condizioni per una Gaza liberata dall'incubo di Hamas e affidata provvisoriamente ad un controllo internazionale con l'attiva partecipazione dei Paesi islamici. Tutto questo nella prospettiva di giungere ad uno Stato palestinese vero, democratico, pacifico, non confessionale, affidato ad una Autorità nazionale palestinese profondamente rinnovata negli uomini e nei metodi. Uno Stato pacifico riconosciuto da Israele e che riconosca Israele. Il riconoscimento dello Stato della Palestina, quando ci saranno le condizioni che sono state poste anche dal Parlamento, è ora più vicino”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa alla Camera.

Tajani: “Su partecipazione Forza a Gaza spero unità politica”

"Come sapete, il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una Forza internazionale di stabilizzazione (Isf). Come hanno confermato anche il Presidente del Consiglio e il ministro della Difesa, l'Italia è pronta a fare la propria parte, forte della solida e riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi. Naturalmente il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione alla Isf e mi auguro che su questo argomento si possa trovare una unità di intenti tra tutte le forze politiche”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Tajani: “Oggi riunione su ricostruzione, tecnici presto a Ramallah”

"Oggi pomeriggio avremo una riunione governativa sulla ricostruzione" di Gaza. "È infatti cruciale consolidare ora le condizioni perché la pace resista nella prospettiva di due Stati che convivono in pace e sicurezza. Credo che nessuno vorrà davvero tornare indietro e l'Italia è pronta a fare la sua parte. Già dallo scorso anno abbiamo finanziato con 5 milioni la pianificazione per la ricostruzione da parte dell'Autorità nazionale palestinese, mettendo a disposizione le eccellenze dell'università di architettura di Venezia. Una squadra di esperti è già al lavoro per gettare le fondamenta della pianificazione. Una missione tecnica della cooperazione italiana sarà a Ramallah nei prossimi giorni per proseguire nel raccordo con l'Anp”, ha detto ancora il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa sul Medio Oriente alla Camera. "In questa fase è fondamentale portare assistenza immediata alla popolazione. Per questo lavoriamo per rafforzare e ampliare Food for Gaza, coinvolgendo tutte le migliori forze del sistema italiano che ho voluto riunire al ministero all'indomani della cerimonia di Sharm El Sheikh. Stiamo lavorando per un nuovo invio urgente di aiuti alimentari. Il più grande finora realizzato", ha proseguito Tajani. "Abbiamo già definito un primo pacchetto di aiuti da 60 milioni di euro dedicato alla sicurezza alimentare, alla sanità, all'assistenza dei malati feriti e mutilati e in tema di formazione per sostenere la costruzione della nuova leadership palestinese in ambito sanitario. Attraverso una stretta collaborazione sinergica con il ministro dell'Università Bernini, metteremo a disposizione le eccellenze dei nostri ospedali come il Bambin Gesù, il Gemelli, il Rizzoli di Bologna o il Meyer di Firenze. Faremo anche rete con gli ospedali italiani in Egitto, in Giordania, eccellenze assolute che vogliamo rafforzare e valorizzare in collaborazione anche con il ministro della Sanità", ha concluso.

Tajani: “Abu Mazen sarà a Roma il 7 novembre”

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen sarà a Roma il 7 novembre. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa sul Medio Oriente al Senato. "La politica di ascolto e ricerca di soluzioni" del governo "sarà anche la cifra dei prossimi Dialoghi Mediterranei, dove riunirò i ministri degli Esteri della regione. In una città, Napoli, crocevia del Mediterraneo, che quest'anno compie 2500 anni", ha ricordato Tajani, aggiungendo che sarà presente anche la ministra degli Esteri palestinese Varsen Aghabekian.

 

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Tajani parla di lotta all'antisemitismo, applausi bipartisan

Sono poi arrivati applausi bipartisan da parte dei deputati in Aula alle parole del ministro degli Esteri, Tajani, sulla lotta all'antisemitismo e sulla morte dei tre carabinieri nell'esplosione di ieri nel Veronese. Seduti sugli scranni del governo durante l’informativa, oltre al titolare della Farnesina sono presenti Matteo Perego, sottosegretario alla Difesa; Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture  e Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri.

Tajani: “A Udine violenti estremisti pro Pal”

L'antisemitismo è "un pregiudizio mostruoso che tuttavia si è ahimè riaffacciato, dimostrando che la memoria della tragedia di 80 anni fa non è più sufficiente a tenere lontana l'eco del più odioso dei pregiudizi razziali. Fermarne la diffusione e reprimere ogni manifestazione è un impegno solenne che il governo assume in questa Aula. Purtroppo anche ieri sera ad Udine i violenti estremisti pro Pal hanno aggredito le forze dell'ordine perché volevano impedire lo svolgimento della partita di calcio Italia-Israele”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa alla Camera. "Questo è il momento di guardare al futuro, un futuro di pace. È con questo spirito che abbiamo lanciato l'iniziativa di una risoluzione sulla Tregua Olimpica nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in vista dei Giochi Olimpici invernali che l'Italia ospiterà il prossimo anno a Milano e Cortina. Sarà un'iniziativa politica importante per rafforzare, anche alle Nazioni Unite, lo spirito del Piano americano".

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Ricciardi (M5s): “Palestinesi saranno i Pellerossa del XXI secolo”

"I palestinesi saranno i Pellerossa del XXI secolo. Non avranno un loro Stato ma vivranno nelle riserve come i Pellerossa e saranno forza lavoro per i casino di Gaza. Questo lo può evitare solo la politica che si è mobilitata contro quel massacro”, ha detto il capogruppo del M5s alla Camera, Riccardo Ricciardi dopo l'informativa del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Gaza.  Ricciardi ha aggiunto: "Il Piano Trump non è di pace perché li non c'era una guerra, c'era una aggressione a una popolazione inerme. È un massacro compiuto con la complicità degli Usa prima di Biden e poi di Trump, perché qui nessuno è innocente" e ha rimarcato: "Chi esalta questo piano non può dimenticare i 700 mila coloni che occupano la Cisgiordania protetti dal governo israeliano". Infine citando uno striscione dedicato alle vittime del nazifascismo che è nella frazione di Forno, sulle Apuane, da cui Ricciardi viene, il deputato ha detto: "Su quello striscione c'è scritto 'Avete seppellito tutti ma non sapevate che eravamo semi'. Ora sta a noi che quei semi non muoiano e crescano nuovamente. Questa è davvero la domenica delle salme con i semi di una pace terrificante".

Boschi: “Iv pronta a sostenere la missione internazionale”

Maria Elena Boschi, capogruppo di Iv alla Camera, ha detto dopo l'informativa di Tajani: "Ora dobbiamo disarmare Hamas che è stato il detonatore della spirale di violenza. Siamo disponibili anche a votare e sostenere una missione laddove ci fosse la scelta dell'impegno delle nostre forze armate per la ricostruzione. Anche noi siamo convinti che il contingente dei nostri carabinieri goda di stima e come Italia Viva ci uniamo al cordoglio per i tre carabinieri morti nell'adempimento de loro dovere. Se ci sarà una missione internazionale con l'impegno del nostro Paese noi la sosterremo. Pensiamo però che debba anche partire una nuova stagione in Israele e che vadano allontanati gli estremisti che hanno inneggiato alla morte dei bambini. Israele è l'unica democrazia dell'area e difendere Israele è difendere anche noi".

Rosato: “Ricostruzione di Gaza sia anche politica e sociale”

Per Ettore Rosato, vicesegretario di Azione, “la ricostruzione di Gaza, a cui deve corrispondere il riconoscimento della Palestina, non dovrà essere solo una ricostruzione economica, materiale e infrastrutturale, ma essere prima di tutto una ricostruzione politica e sociale. Così come le immagini dei terroristi di Hamas che ancora in queste ore uccidevano nelle piazze quelli che erano stati, a loro dire, oppositori, ci ricordano che non ci sarà mai pace fin quando il terrorismo non verrà completamente sconfitto in quella terra. Il disarmo di Hamas è quanto mai indispensabile, rappresenta un elemento centrale rispetto all'accordo". Rosato ha aggiunto: "Non dobbiamo dimenticare quello che succede in Cisgiordania, perché altrimenti tra qualche tempo discuteremo della Cisgiordania come abbiamo fatto di Gaza. C'è un'intollerabile aggressione da parte dei coloni che va contro tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite. L'abbiamo condannata, ma su questo Unione Europea e governo italiano devono essere ancora più precisi sulle sanzioni individuali e sulle sanzioni collettive a tutti coloro che non rispettano quelle risoluzioni. La pace ci sarà solo quando Cisgiordania e Gaza avranno la libertà di autodeterminarsi", ha concluso.

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La situazione a Gaza

Intanto la tregua nella Striscia di Gaza rimane fragile ma sembra reggere, all’indomani della firma dell’intesa avvenuta in Egitto con la presenza di Donald Trump e diversi leader mondiali. La tensione comunque resta altissima, con Israele che ha accusato Hamas di non aver restituito tutti i corpi degli ostaggi uccisi, e deciso sanzioni poi annullate nelle prime ore di oggi. Mentre Hamas ha lamentato “violazioni” del cessate il fuoco, dopo la morte di almeno 44 palestinesi nelle ultime 24 ore. Intanto Trump è tornato ad avvertire il gruppo terroristico che “se non consegna le armi ci penseremo noi, velocemente e con violenza”, mentre Abu Mazen ha condannato le esecuzioni sommarie compiute dalla fazione islamica.

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