Campania, il Governo impugnerà la legge per il terzo mandato di De Luca

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Lo ha detto, durante la conferenza stampa di inizio anno, il premier Meloni, confermando le indiscrezioni sullo stop governativo alla norma “salva De Luca”. Lo stesso governatore campano ha convocato per domani una conferenza stampa

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha comunicato che incontrerà i giornalisti nella giornata di domani, 10 gennaio alle ore 11, nella sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, a Napoli. Non sono stati comunicati nel dettaglio i temi della conferenza stampa, anche se è molto probabile che al centro delle discussioni ci sarà la decisione del Governo - anticipata già stamani dalla premier Giorgia Meloni - di impugnare la legge della Campania che dà il via libera al terzo mandato per il governatore campano. Annuncio sul quale, al momento, la Regione ha scelto di non intervenire.

Le tempistiche

Il tempo, sostanzialmente, volge al termine visto che il tempo utile per impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Campania che permetterebbe di fatto il terzo mandato per il governatore dem scade proprio il 10 gennaio. Il testo dell’impugnativa, a cui hanno lavorato Elisabetta Casellati e Roberto Calderoli, è dunque pronto per essere approvato dal primo Consiglio dei ministri dell’anno. Alimentando, di fatto, il disappunto della Lega e dei governatori del Nord coinvolti nel tema, tra cui il veneto Luca Zaia e il friulano Massimiliano Fedriga su tutti.

Le parole di Giorgia Meloni

''Nel Cdm di oggi impugneremo la legge regionale della Campania sul terzo mandato". Lo ha detto, durante la conferenza stampa di inizio anno, proprio il premier Meloni, confermando le indiscrezioni sullo stop governativo alla norma “salva De Luca”. Meloni ha spiegato comunque che sul tema non c'è una stessa posizione all'interno del centrodestra: ''Non c'è un'unica posizione all'interno della maggioranza'', ha sottolineato. ''Partendo dal caso della Campania c'è un tema di metodo. Gli uffici di Palazzo Chigi hanno fatto una ricognizione per gli approfondimenti per capire, in base all'articolo 122 della Costituzione, se la questione sia una questione che compete allo Stato nazionale o se le Regioni siano in grado o siano nella facoltà di autodeterminarsi. La nostra conclusione è che la questione riguarda un principio fondamentale e quindi la materia di competenza dello Stato nazionale, ed è la ragione per la quale nel Cdm di oggi noi impugniamo la legge regionale della Campania”, ha ribadito Meloni. ''Dopodiché – ha continuato - per quello che riguarda il merito della questione, sapete che non c'è un’unica posizione all'interno della maggioranza da questo punto di vista. Diciamo che non c'è un accordo tra i partiti della maggioranza, soprattutto perché per come la vedo io, penso che sarebbe incoerente per quello che riguarda i presidenti di Regione rispetto a quello che riguarda i sindaci delle grandi città''. Dopo aver ricordato l'indicazione di un doppio mandato affidata alla riforma del premierato Meloni conclude: ''E' un tema sul quale sono disponibile a parlare, perché è vero che ci sono scenari diversi, però ad oggi obiettivamente non mi pare che si possa intervenire. Diciamo uno sì e uno no, perché questo non sarebbe coerente per le istituzioni e il loro complesso''.

Il possibile scenario in Campania

Detto ciò, l’escamotage pensato da De Luca per tentare la terza elezione nella primavera del 2025 è quello di far valere il calcolo dal mandato in corso e non dalla prima elezione del 2015, come sottolinea anche “Il Sole 24 Ore”. “Il computo di due mandati consecutivi decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”, ha sottolineato la legge regionale campana, approvata il 5 novembre.

Terzo mandato, Zaia: “Governato col cuore, fiero di aver ridato reputazione a Veneto”

“Ho governato col cuore e se ho fatto bene o male lo giudicheranno poi i veneti, cui credo però di aver restituito l’orgoglio di vivere in una regione che durante i miei anni ha riguadagnato una certa reputazione a livello nazionale e internazionale. Una cosa che mi inorgoglisce perché ho lavorato a questo obiettivo sin dal mio primo giorno". Lo ha detto lo stesso Zaia, in una lunga intervista all’emittente locale Rete Veneta, rilasciata alla vigilia del Consiglio dei ministri odierno. Zaia, ricordando di essere sempre stato contrario al limite dei mandati sin da quando era presidente della Provincia di Treviso negli anni ’90, non ha rivelato alcun possibile piano o ambizione personale per un futuro alternativo alla guida della Regione Veneto. “Sono sempre candidato a tutto, ma intanto io finisco questo mandato – ha argomentato - e solo dopo deciderò cosa fare. Una decisione che prenderò solo dopo che tutti gli altri avranno deciso che fare e anche in funzione di quello che accadrà nei prossimi mesi” ha poi aggiunto.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno, Roma 9 gennaio 2025. ANSA/ALESSANDRO DI MEO  - - - - - - - - - - - - - - - - - Italian Prime Minister Giorgia Meloni during the end-of-year press conference, Rome 9 January 2025. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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