Decreto Fiscale della Manovra 2025, il testo è legge. Cosa prevede e le ultime novità
PoliticaIntroduzione
Dopo la fiducia confermata ieri dalla Camera, è arrivato il via libera finale - con 151 voti a favore, 111 contrari e 4 astenuti - al provvedimento collegato alla Legge di Bilancio e già approvato dal Senato lo scorso 28 novembre. A Palazzo Madama avevano votato a favore 100 senatori (voto compatto dei gruppi di maggioranza Coraggio Italia-Udc, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega), 46 i contrari (le opposizioni Italia viva, M5s, gruppo Misto e Pd) e un astenuto
Quello che devi sapere
Il percorso del Dl Fiscale
- Il 3 dicembre era iniziato in commissione Bilancio alla Camera l'esame degli emendamenti al decreto fiscale. Le proposte di modifica erano 175 e tutte di opposizione. La commissione ha dato via libera respingendo tutti gli emendamenti delle opposizioni. Poi il testo è approdato in Aula dove il 4 dicembre è arrivata la fiducia e il 5 dicembre l'approvazione definitiva
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Le misure del decreto
- Il decreto, varato in Cdm a metà ottobre, contiene una serie di misure che vanno dai fondi per il programma RFI a quelli per il servizio civile universale, dal rifinanziamento di Ape sociale 2024 a risorse per 4 milioni in favore di Roma Capitale per il Giubileo. Durante la discussione in Senato si è arricchito di molte misure diventando di fatto un omnibus. Tra le più importanti ci sono: il rinvio a gennaio della seconda rata di acconto delle imposte dirette per le partite Iva sotto i 170mila euro con possibile rateizzazione e l'innalzamento della dote per i partiti derivante dal 2xmille che viene rivista al rialzo con un tetto che arriva a sfiorare i 30 milioni
Dal payback farmaceutico al bonus Natale
- E ancora - grazie all'intervento di Patrimonio destinato - risorse per quasi 4,7 miliardi per il credito di imposta Transizione 4.0. Novità anche sul fronte del payback farmaceutico. Si prevede, infatti, che nella definizione delle quote spettanti alle Regioni da parte delle aziende l'Aifa tenga conto non più solo del principio del numero degli abitanti ma anche della quantità di sforamento. Arrivano 20 milioni in più per gli straordinari delle forze armate e stanziamenti per 343 milioni per Autostrade dello Stato e altri fondi per combattere l'emergenza del granchio blu e per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Via libera anche a una misura che consente agli enti locali continuare a usare per tutto il prossimo anno le risorse erogate per il coronavirus nel 2020 e 2021 per abbattere le liste d'attesa. Nel provvedimento è confluito anche il decreto con il concordato bis, riaperto fino al 12 dicembre, e l'allargamento della platea del bonus Natale, una tantum da 100 euro riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro
Cresce dote 2Xmille
- Aumenta di 4,691 milioni, anziché di 3 milioni, il finanziamento per i partiti tramite il 2 per mille, come previsto dal parere finale espresso dalla commissione Bilancio del Senato al testo del dl su cui il governo ha posto la fiducia. La Commissione ha espresso "parere non ostativo" condizionato al recepimento di due modifiche, una delle quali è appunto quella di sostituire la parola "3 milioni" con "4.691.000", aumentando così l'incremento per quest'anno del tetto previsto per legge, pari a 25,1 milioni, delle risorse che provengono dalla destinazione volontaria del due per mille dell'Irpef da destinare ai partiti. L’aggiustamento è arrivato dopo i rilievi del Colle che hanno stoppato una riforma della disciplina. Con le risorse aggiuntive la dote destinata ai partiti sale a 29,79 milioni.
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Poi tocca alla Manovra
- La partita del decreto fisco ha messo in luce qualche crepa nella maggioranza, con la spaccatura del centrodestra emersa col voto sul canone Rai. Il governo minimizza, ma l'opposizione va all’attacco. Questa situazione rischia di rendere più accidentato il cammino della Manovra pronto ad entrare nel vivo. Percorso già costellato di temi caldi, tra cui rispunta anche quello degli aiuti alle paritarie
Le tempistiche
- La Manovra è entrata nel vivo dei lavori in commissione alla Camera ma già si profila uno slittamento dei tempi, con l'arrivo in Aula che avverrà oltre la metà di dicembre. Oggi la Legge di Bilancio è arrivata sul tavolo della commissione di Montecitorio, per una prima illustrazione degli emendamenti. Ma servirà ancora almeno una settimana prima che inizi il voto sulle circa 250 proposte dei partiti, che vanno dall'aumento delle pensioni minime alla web tax, dalle risorse al Ponte alla tassa sulle criptovalute. A complicare il rebus potrebbe essere anche il calendario fitto di provvedimenti a Montecitorio. Mentre dall'opposizione si fa notare come continuino "scontri" e "tensioni" nella maggioranza, con il rischio - avverte Avs - di "un'ulteriore rinvio dell'esame dei primi emendamenti". Bisognerà correre perché uno slittamento dei tempi è sempre dietro l'angolo. Al Senato hanno già fatto i conti con questa possibilità, prevedendo per la seconda lettura sedute senza orario anche dal 23 al 28 dicembre
Le possibili novità in Manovra
- Martedì la commissione dovrebbe iniziare con la 'pulizia' del fascicolo delle proposte di modifica per poi procedere - sempre che ci siano i pareri - mercoledì con le votazioni. La legge di Bilancio approderà in Aula alla Camera nel pomeriggio di lunedì 16 dicembre. Inizia intanto a prendere forma il pacchetto di emendamenti dei relatori e del governo. Si parla di una ventina di proposte dei ministeri. Oltre alle risorse per il fondo automotive, arriverà sicuramente, come annunciato, un emendamento per la privatizzazione dell'acqua pubblica. Sarebbe allo studio anche un intervento sul payback sanitario, con l'obiettivo di andare incontro alle aziende più piccole. Qualcosa potrebbe spuntare anche sulla proroga delle concessioni delle reti 5g ed elettriche. Nel frattempo le opposizioni studiano come concentrare le forze per una proposta comune - come già lo scorso anno - sulla loro porzione di tesoretto parlamentare, pari a 50 milioni. I temi sul tavolo vanno dallo psicologo scolastico alla stabilizzazione dei ricercatori, fino all'estensione del congedo di paternità. Una trattativa complicata dalle poche risorse
Il voucher per le scuole paritarie
- Rispunta anche il voucher per le scuole paritarie per chi ha un Isee sotto i 40mila euro: la proposta, contenuta in due emendamenti, uno di FdI e uno di Lorenzo Cesa, ritorna in un elenco che circola tra i parlamentari ma le due proposte non figurano come segnalate dai partiti. Ripescata anche una proposta Dem per riservare "esclusivamente" l'accesso al Fondo garanzia prima casa a giovani coppie, monogenitori con figli, inquilini di case popolari e giovani under 36, assicurando così che le risorse vadano a chi ne ha davvero bisogno
Irpef e concordato
- Resta poi il nodo dell'ulteriore taglio dell'Irpef per i ceti medi: per scioglierlo si guarda al concordato, ma se non darà "le risorse come speriamo" (servono almeno 2,5 miliardi), lo strumento potrebbe non essere la Manovra: "Vedremo se lo si può fare quest'anno oppure lo si potrà portare all'inizio del prossimo", dice il viceministro dell'Economia Maurizio Leo.
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