Ddl Sicurezza, il testo all’esame del Senato. Ci sono anche nuove norme su manifestazioni

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Introduzione

Giovedì 28 novembre si è concluso l'esame degli emendamenti al "disegno di legge per la Sicurezza". Le Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali del Senato cominceranno a votarli dalla prossima settimana. Sono state dichiarate inammissibili molte delle proposte di modifica delle opposizioni. Il ddl Sicurezza è già stato approvato alla Camera a settembre e ora tocca a Palazzo Madama che dovrà licenziarlo in via definitiva. Ma sul provvedimento stanno arrivando numerose critiche. In particolare sulla norma ribattezzata “anti-Gandhi”, che prevede fino a due anni di carcere per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni.

Quello che devi sapere

Il monito dei sindacati

Per approfondire: Ddl sicurezza, reato di occupazione abusiva e carcere per chi blocca le strade: le novità

La norma “anti-Gandhi”

  • Le opposizioni contestano la norma ribattezzata “anti-Gandhi”. Carcere fino a un mese per chi da solo blocca una strada o una ferrovia e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite. Anche le associazioni studentesche sono scese in piazza. Molto criticate le misure che prevedono un inasprimento delle pene per danneggiamenti durante le manifestazioni o l'aggravante per punire la violenza o la minaccia a un pubblico ufficiale se commessa per impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di una infrastruttura strategica (la cosiddetta misura anti-no Ponte e no-Tav). Le misure, trattandosi di un disegno di legge, non sono ancora in vigore visto che deve essere ancora approvato dal Senato dopo l'ok della Camera

L’iter del ddl

  • Il provvedimento ha una storia lunga che parte oltre un anno fa, a metà novembre 2023. Al momento, dopo l'ok della Camera il 18 settembre scorso (dopo 8 mesi dalla presentazione a Montecitorio) è in esame in commissione Giustizia al Senato dove il voto degli emendamenti partirà dalla prossima settimana. L'opposizione ha fatto ostruzionismo presentando 1.500 proposte di modifica. Nessuna è arrivata dalla maggioranza

Le divisioni

  • Sul provvedimento, però, durante la discussione a Montecitorio, la coalizione di governo ha visto momenti di frizione. In particolare, Forza Italia si è astenuta sulla misura che ha tolto l'obbligatorietà del rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l'anno. Un punto sul quale, secondo alcuni retroscena, si sarebbe acceso anche un faro del Colle così come sulla stretta per i migranti sull'acquisto delle sim telefoniche

Rete no ddl sicurezza: “In piazza il 14 dicembre a Roma”

  • La “Rete a pieno regime - no ddl Sicurezza” in una nota ha lanciato una nuovo appuntamento di protesta per “il prossimo 14 dicembre a Roma, per una manifestazione nazionale contro il ddl Sicurezza del governo Meloni. Vogliamo fermare questo attacco alla democrazia. La nostra mobilitazione continuerà anche nei giorni in cui il ddl approderà in aula. Con pratiche diverse, faremo in modo che questo attacco ai diritti fondamentali non diventi legge”

Cosa prevede il ddl

  • Frutto di un testo approvato dal governo e poi profondamente modificato, con l'aggiunta di diversi articoli durante l'esame in sede referente nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio, il ddl prevede oltre una ventina tra nuove fattispecie di reato e aggravanti. Ecco le principali novità emerse:
  • OCCUPAZIONI ABUSIVE: ribattezzata 'norma anti Salis', dal nome dell'europarlamentare eletta nelle liste di Avs. Si prevedono fino a 7 anni di carcere per le occupazioni abusive di immobili altrui o sue pertinenze. Si dispone lo sgombero in tempi rapidi qualora l'immobile occupato sia l'unica abitazione effettiva del denunciante.
  • REATI IN STAZIONI E METRO: si introduce una nuova aggravante nel codice penale, che scatta se il reato è commesso nei pressi di una stazione ferroviaria o metropolitana.
  • STRETTA SU PROTESTE PRO CLIMA: fino a 5 anni di carcere per i danneggiamenti di beni immobili. Viene prevista l'aggravante se il danneggiamento è commesso su beni mobili o immobili adibiti all'esercizio di funzioni pubbliche. È ad esempio il caso della protesta che alcuni attivisti misero in atto contro il Senato, imbrattando di vernice una parte della facciata principale.

Le altre novità

  • STOP SIT IN SU BINARI E STRADE: i partecipanti ai sit-in che impediscono la circolazione su strada o ferrovia rischiano le manette. Il ddl trasforma l'attuale sanzione amministrativa in una fattispecie penale punita con il carcere. Pena ancor più pesante se il fatto è commesso da più persone riunite.
  • DETENUTE MADRI: per le donne incinta o le madri con bambini piccoli non è più previsto l'obbligo di differimento della pena, che diventa invece facoltativo. Spetterà al giudice valutare caso per caso.
  • VIETATA LA CANNABIS LIGHT: viene equiparata alla cannabis stupefacente, con un Thc superiore allo 0,2%. È quindi vietato il commercio, la lavorazione e l'esportazione di foglie, infiorescenze, resine e di tutti i prodotti contenenti sostanze derivate dalla pianta di canapa.
  • NORMA ANTI PROTESTE CONTRO TAV E PONTE: viene introdotta una specifica aggravante "se la violenza o la minaccia è commessa al fine di impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di un'infrastruttura strategica”.
  • VIETATI CELLULARI A MIGRANTI EXTRA UE SENZA PERMESSO: i cittadini extra Ue non in possesso di regolare permesso di soggiorno non potranno più acquistare una scheda sim per i telefoni cellulari.
  • BODY CAM PER AGENTI: le Forze di polizia - senza previsione di un obbligo - possono essere dotate di dispositivi di video-sorveglianza indossabili, idonei a registrare l'attività operativa e il suo svolgimento.
  • REATO DI RIVOLTA E NORMA 'ANTI GANDHI': viene introdotto il reato di rivolta e di 'resistenza passiva'. La norma è contenuta negli articoli relativi alla stretta sulle rivolte nelle carceri e nei centri di accoglienza per migranti.

Per approfondire: Ddl sicurezza, via libera all’emendamento “anti no-Ponte”