Ddl sicurezza, reato di occupazione abusiva e carcere per chi blocca le strade: le novità
PoliticaIntroduzione
Via libera dell'Aula della Camera al ddl Sicurezza che ora passa al Senato, dove la Lega ha già fatto sapere che chiederà una corsia preferenziale. I sì sono stati 162, i no 91 e 3 gli astenuti. Il provvedimento, molto contestato dalle opposizioni, introduce diverse novità: dalle bodycam che potranno essere indossate dagli agenti delle forze dell'ordine alla stretta sulle rivolte in carcere e sulle sim ai migranti, dal giro di vite sulle mamme detenute all'aggravante per chi protesta con il fine di impedire un'opera pubblica strategica. E ancora: norme contro l'occupazione abusiva delle case, per la tutela legale delle forze dell'ordine, contro la cannabis light. Via libera all'odg leghista sulla castrazione chimica.
Quello che devi sapere
Ok della Camera, ora attesa per la decisione del Senato
- È arrivato, il 18 settembre, il primo sì al ddl Sicurezza da parte dell'Aula della Camera. I voti a favore sono stati 162, quelli a sfavore 91. In tutto 3 gli astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Il testo prevede una serie di nuove misure che riguardano le rivolte nelle carceri e nei Cpr e la possibilità per gli agenti di indossare bodycam. E ancora: stretta per chi manifesta bloccando le strade, contro l'occupazione abusiva delle case e contro la cannabis light, norme per la tutela legale delle forze dell'ordine. Stop all'obbligo di rinvio della pena per le donne incinte o con bimbi sotto l'anno. Niente vendita della Sim per i cittadini extra Ue senza permesso
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Il nuovo reato di occupazione abusiva delle case
- L'Aula della Camera ha approvato senza modifiche l'articolo 10 del Ddl sicurezza che introduce nell'ordinamento un nuovo reato, il 634-bis, "l'occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altri". La pena prevista è il carcere da due a sette anni. Una norma "superflua", hanno attaccato le opposizioni, "fatta solo per un titolo di giornale" visto che esistono già alcuni articoli del codice che ricomprendono questo reato. Si rischia inoltre di colpire - ha detto dal Pd Marco Lacarra - anche la "morosità incolpevole", quella di chi non è in grado di pagare il canone d'affitto magari per aver perso il lavoro
Carcere per chi blocca strade e ferrovie, la norma "anti-Ghandi"
- Chi blocca una strada o una ferrovia rischia il carcere fino a un mese, se nel farlo si è in più persone riunite si rischia la reclusione da sei mesi a due anni. Lo prevede l'articolo 14 del Ddl Sicurezza approvato dalla Camera senza modifiche, una norma ribattezzata "anti-Gandhi" dall'opposizione. Gianni Cuperlo (Pd) evidenzia: "Se un migliaio di studenti occupa la sede stradale rischia di incorrere in un reato penale". Arturo Scotto ricorda le lotte dei lavoratori che verrebbero penalizzati. "Un articolo liberticida contro i lavoratori e contro gli eco attivisti", afferma Laura Boldrini. Dure critiche anche da Avs e M5S
Aggravante per minacce se contro opere pubbliche
- Ok anche all'articolo 19 del provvedimento che prevede un'aggravante per punire la violenza o la minaccia a un pubblico ufficiale se commessa per impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di un'infrastruttura strategica. Una norma bollata in passato dall'opposizione come "norma anti no-Ponte e no-Tav". All'origine di questa iniziativa, ha detto Angelo Bonelli (Avs) "ci sono delle legittime proteste rispetto alla realizzazione di alcune opere. Si sta usando la legislazione non per migliorare il codice penale e la sicurezza, ma per mandare un messaggio intimidatorio nei confronti delle proteste sociali", ha aggiunto citando "il ponte sullo stretto di Messina"
La norma sulle detenute madri, stop all’obbligo di rinvio della pena
- A Montecitorio è stato inoltre approvato l'articolo 15 del Ddl sicurezza (163 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti), che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l'anno. Bocciati gli emendamenti delle opposizioni (157 voti contrari, 119 favorevoli e due astenuti), approvato quello dei relatori che prevede che "entro il 31 ottobre di ciascun anno il governo presenta al Parlamento una relazione sulla attuazione delle misure cautelari e dell'esecuzione delle pene non pecuniarie nei confronti delle donne incinte e delle madri di prole di età inferiore a tre anni". A fronte di questo emendamento, Forza Italia ha ritirato la sua proposta emendativa che, invece, puntava a ripristinare l'obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno. Una delle critiche più ripetute dai banchi delle opposizioni, e tra gli altri dalla responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, è che "la relazione" annuale "è già prevista". Molto numerosi gli interventi, fortemente critici da parte della minoranza parlamentare durante la discussione. Riccardo Magi (+Europa), poco prima del via libera ha rivolto un "appello accorato a Nordio a non oltrepassare almeno il divieto, finora stabilito, di ingresso in carcere di bambini piccolissimi. Gli Icam sono sempre strutture detentive. Ministro, fermatevi". "Un'umiliazione per chi ha a cuore lo stato di diritto, un errore grave contro cui continueremo a batterci", l'accusa del dem Federico Gianassi
L’aggravante per i reati commessi nelle stazioni
- L'Aula della Camera ha dato il via libera anche all'articolo 11 del Ddl sicurezza. Nel testo, con il recepimento in Commissione di un emendamento della Lega, è stata tra l'altro introdotta un’aggravante comune, quella di "avere commesso il fatto all'interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all'interno dei convogli adibiti al trasporto di passeggeri"
Approvata la stretta sulla cannabis light, bocciato lo stralcio
- Nel corso dell'esame del Ddl è stato bocciato, con 53 voti di differenza, lo stralcio della stretta sulla cannabis light, contenuta nell'articolo 18 del ddl sicurezza che è stato poi approvato. Dure le critiche delle opposizioni. "La cannabis quando è a basso contenuto di Thc ha effetti psicotropi pari al basilico, la noce moscata è più drogante della sostanza che state rendendo illegale", ha affermato la dem Rachele Scarpa. "State facendo saltare una intera filiera", ha avvertito Gianmauro Dell'Olio del M5s. "Le mafie brindano al fatto che un pezzo dell'economia va nell'illegalità. Il Tar dice che cannabis light non è sostanza stupefacente e voi oggi la mettete fuori legge?", dice Angelo Bonelli (Avs)
Bodycam per la polizia
- Sì alle bodycam per le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell'ordine pubblico, anche se non come dotazione obbligatoria. Non sono previsti, invece, numeri identificativi sulle divise degli agenti, richiesti da parte delle opposizioni
Videocamere negli interrogatori
- Si introduce la possibilità di utilizzare le videocamere nell'ambito degli interrogatori delle forze dell'ordine. Una norma, viene spiegato, a tutela dagli abusi d'ufficio come dalle accuse di abuso d'ufficio
Sim per extracomunitari solo con permesso
- I cittadini extracomunitari che vogliono acquistare una Sim sul territorio nazionale dovranno presentare agli operatori, oltre ai documenti di identità, anche "copia del titolo di soggiorno"
"Resistenza passiva" in carcere
- Si introduce nel codice penale anche la "resistenza passiva" in carcere. Il testo prevede che chi "partecipa ad una rivolta mediante atti di violenza o minaccia o di resistenza all'esecuzione degli ordini impartiti, commessi in tre o più persone riunite, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni". In tale contesto "costituiscono atti di resistenza anche le condotte di resistenza passiva"
Castrazione chimica
- Uscita di scena come emendamento in commissione, la possibilità di accesso alla castrazione chimica rientra come odg. L'impegno è ad aprire una commissione o un tavolo tecnico per valutare, in caso di reati di violenza sessuale, la possibilità per il condannato di aderire a percorsi di assistenza sanitaria, sia psichiatrica sia farmacologica, anche con un eventuale trattamento di "blocco androgenico"
Le polemica sullo ius scholae
- Durante l’esame del Ddl sicurezza, Forza Italia è finita nel mirino delle opposizioni per aver votato contro l’emendamento di Azione con il quale Carlo Calenda aveva lanciato il proprio guanto di sfida agli azzurri sullo ius scholae, proponendo la cittadinanza per i minori figli di genitori immigrati al completamento di un ciclo di studi di 10 anni. Un "no" motivato in Aula dal capogruppo di FI in commissione Affari Costituzionali, Paolo Emilio Russo: "Stiamo lavorando a una riforma complessiva - aveva detto - che merita più considerazione di un emendamento inserito all'ultimo in un disegno di legge che si occupa d'altro"
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