Ddl sicurezza, via libera all’emendamento “anti no-Ponte”

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L'ok è arrivato dalla Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. Prevede un'aggravante "se la violenza o la minaccia" a un pubblico ufficiale "è commessa al fine di impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di una infrastruttura strategica la pena è aumentata". La decisione ha fatto subito scatenare la reazione delle opposizioni

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E’ arrivato il via libera da parte delle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera per un emendamento della Lega al ddl sicurezza che prevede un'aggravante "se la violenza o la minaccia" a un pubblico ufficiale "è commessa al fine di impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di una infrastruttura strategica la pena è aumentata". La proposta, ribattezzata "anti no-Ponte", è stata sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza ed è passata con una riformulazione che comunque, in parte, circoscrive gli effetti. Nella versione iniziale, infatti, la proposta di modifica prevedeva che la pena fosse aumentata fino a due terzi ma poi, in quella riformulata, viene contemplato un aumento fino a un terzo che può essere bilanciato da possibili attenuanti.

Mauri (Pd): “Norma anti No-Ponte, linea del governo liberticida”

L’emendamento ha fatto scatenare la netta reazione delle opposizioni. "Si aggrava la portata della linea antidissenso del governo. Dopo l'approvazione di una norma che porterà alla reclusione anche per gli studenti che organizzano un sit-in pacifico per strada davanti a una scuola, oggi viene approvata una nuova norma che introduce un'aggravante per chi protesta contro la realizzazione di un'opera pubblica. Siamo davanti a un giro di vite liberticida senza precedenti che non trova alcuna motivazione se non quella di intimidire e limitare in maniera drastica libertà fondamentali e la possibilità di protestare". Queste le parole del deputato democratico Matteo Mauri.

Damante (M5s): “Il governo sopprime per legge il dissenso”

"Quando un governo non ha più argomenti e autorevolezza usa la forza di una legge creata apposta per reprimere il dissenso". Questo il pensiero della senatrice siciliana del M5s, Ketty Damante. "E' quello che è accaduto in commissione Affari costituzionali alla Camera dove si sta esaminando il Ddl Sicurezza e in cui è stato inserito un emendamento contro le libere e pacifiche manifestazioni dei cittadini che si oppongono alla costruzione del Ponte di Messina. E' semplicemente vergognoso. Se questo governo pensa di sopprimere il dissenso ha sbagliato i suoi conti. Non sarà una legge creata ad hoc per il Ministro Salvini a fermare la libertà di esprimersi dei cittadini", ha poi aggiunto.

Una elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, tratto dal sito www.projectmate.com. Il via libera del cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della societa'.
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