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Abodi: "Prossima settimana in Cdm decreto con commissario stadi"

Politica

Nel decreto sport "ci sarà anche il prossimo commissario con una piattaforma commissariale che collaborerà con i sindaci e darà un'accelerata decisiva a tutti i processi di infrastrutturazione che riguardano gli stadi" ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani

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Il ministro per lo Sport e i Giovani, parlando a Sky TG24, ha fatto un’ampia panoramica dei prossimi passi che il governo si accinge a compiere. "Quest'anno sarà decisivo, la prossima settimana porteremo in Consiglio dei ministri un decreto sport - ha detto Andrea Abodi - dentro il quale ci sarà anche il prossimo commissario con una piattaforma commissariale che collaborerà con i sindaci e darà un'accelerata decisiva a tutti i processi di infrastrutturazione che riguardano gli stadi".

Europei del 2032

Parlando dei prossimi Europei del 2032, il ministro ha affermato che sono "una sfida già in parte vinta perché l'Italia sarà il Paese organizzatore insieme alla Turchia. La Federazione dovrà indicare 5 stadi all'Uefa, 3 città sono leggermente in vantaggio. Torino è uno stadio già pronto, Roma con l'Olimpico dovrà fare qualcosa anche se ci aspettiamo che qui nascerà almeno un altro stadio. Napoli è in competizione, Milano dovrà sciogliere l'equivoco di San Siro, poi mancheranno due città. Non potrà mancare il Sud; e il cuore dell'Italia e del Sud è Napoli, che deve fare qualcosa ed è arrivato il tempo di farlo", ha concluso.

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Il movimento tennistico nazionale 

"Sinner ha dimostrato che, nonostante i tre mesi di inattività agonistica, è sempre pronto a giocarsela, quella di Roma è stata una sconfitta 'dolce'. Credo che abbia un conto in sospeso ed è giusto che questa finale sia tra lui e Alcaraz per regolare un conto aperto che non si chiuderà perché sono convinto che sarà la sfida che si ripeterà negli altri Slam. Sono l'espressione più talentuosa del circuito tennistico. E c'è Musetti che bussa alle porte dimostrando di potersela giocare con tutti. Ci sono anche le nostre donne che vengono dalle medaglie d'oro olimpiche e rappresentano il coronamento di una carriera non accontentandosi. E' la scuola italiana che ci fa sorridere e gioire". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, a Sky Tg24, ha descritto la rivalità tra Sinner e Alcaraz che si ritroveranno in finale al Roland Garros e il momento vissuto dal tennis azzurro. Poi, parlando, del movimento tennistico nazionale sottolinea come "gli Internazionali di Roma crescono ogni anno e sono la dimensione di un successo che ha come elemento trainante le vittorie, ma non solo quelle, che sono la semina di un raccolto. La Federazione ha lavorato molto sulle accademie e sulle scuole, i risultati che hanno Sinner come punta di diamante sono quelli di una crescita orizzontale. Vincono Errani e Vavassori, Paolini ed Errani vanno in finale, Musetti non è stato sconfitto da Alcaraz in semifinale; sono tutti segnali che portano anche a diventare un modello", conclude. 

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"Napoli perfetta per l'America's Cup, prospettiva per Bagnoli"          

Napoli protagonista "dalla coppa dello scudetto all'America's Cup: è la città dei contrasti, ma emerge la bellezza di questo luogo, la voglia di cantare, la positività, la collaborazione, il silenzio dell'attesa e un lavoro operoso di 6 mesi del quale non ha saputo niente nessuno. C'era un rapporto irrisolto con l'America's Cup, l'idea di portarla a Napoli mi ha subito fatto scattare la scintilla. Mi sono confrontato con il presidente del Consiglio e siamo andati avanti", ha aggiunto Abodi raccontando il lavoro che ha portato alla scelta di Napoli per ospitare la prossima America's Cup nel 2027. "Abbiamo girato diverse regioni, ma mancava qualcosa: a Napoli i neozelandesi hanno trovato tutto, si sono innamorati. Alla fine abbiamo risposto positivamente a tutte le esigenze", ha proseguito il ministro. "Credo che questi grandi avvenimenti abbiano il compito di disegnare una prospettiva e lì hanno visto la prospettiva di ridare vita a Bagnoli, riconsegnando alla città un luogo di sport e di vita. Modello Caivano? Sicuramente è un qualcosa che rigenera quel luogo, in una città che non ha bisogno di essere riqualificata, ma che deve proseguire il percorso di crescita in atto. Mi piace sottolineare anche il senso della collaborazione tra istituzioni come il Governo nazionale e l'amministrazione comunale: diversità di vedute politiche, ma stessa convinzione per il bene comune", ha concluso.

"Lezione da Norvegia, ora reazione forte" 

Commentando la sconfitta dell'Italia contro la Norvegia per 3-0 nella prima partita di qualificazione ai Mondiali 2026, il ministro ha detto: "Ieri i norvegesi ci hanno dato una lezione, è sembrato di ripiombare improvvisamente nel clima degli Europei dello scorso anno. Nulla è perduto, in ogni caso abbiamo cinque mesi per dimostrare ancora una volta di aver imparato qualcosa da questa lezione". "Adesso siamo nella fase delle emozioni e delle reazioni forti, soprattutto da parte dei tifosi. Ora ci aspettiamo le reazioni forti da parte loro".

"Giochi della Gioventù promessa mantenuta dal Governo" 

Con il ritorno dei Giochi della Gioventù "c'è l'orgoglio delle promesse mantenute, che è il tratto distintivo di questo Governo" come è stato "a Caivano, in ambito sportivo e sociale allargato. I Giochi della Gioventù sono una promessa mantenuta che si rinnoverà ogni anno: abbiamo fatto questi mesi con 6 discipline ma già da settembre inizieremo allargando le discipline. Non saranno solo un evento che coinvolgerà tutte le scuole italiane, ma anche di alfabetizzazione civica con temi come salute, ambiente, alimentazione, inclusione e cultura", ha spiegato Abodi, parlando dei Giochi della Gioventù andati in scena allo stadio Olimpico di Roma. "Lo sport riesce a unire: il Parlamento tutto ha votato non solo la riforma costituzionale, e lo ringrazio, ma anche i Giochi della Gioventù e ci saranno altri provvedimenti sui quali sono convinto che troveremo un consenso unanime", ha sottolineato il ministro. "Taranto ospiterà i Giochi del Mediterraneo, una competizione con tanti significati di carattere geopolitico, sperando che la pace abbia il sopravvento e possano essere Giochi di pace, così come quelli di Milano-Cortina". 

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