Sciopero, Landini: "Senza rivolta non c'è libertà". Salvini: "Pronto a intervenire ancora"

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"Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellata" dice Landini al congresso delle Acli, spiegando così il senso delle dichiarazioni con cui aveva invocato una "rivolta sociale", in vista dello sciopero del 29 novembre. Il ministro dei Trasporti: "A dicembre già 15 scioperi, sono pronto a intervenire ancora per aiutare i cittadini"

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"Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio L'uomo in rivolta di Albert Camus. Il senso di quel libro che fece grande rumore è rimettere al centro la libertà delle persone. Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato. Io l'ho pensata così". Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, al congresso nazionale delle Acli, spiega così le parole pronunciate in vista dello sciopero generale di ieri 29 novembre, quando disse che era il momento di una "rivolta sociale”, scatenando molte polemiche, con la maggioranza che aveva considerato quelle dichiarazioni "eversive". "Oggi - ha aggiunto Landini -  la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone".  

 

"Dalle piazze emerge domanda di partecipazione e rappresentanza"

"Nella giornata di ieri quello che arrivava dalle piazze era la volontà delle persone di esserci e di partecipare. Da quelle piazze arriva una domanda trasversale di partecipazione e di rappresentanza perché il livello di sfruttamento e di impoverimento sociale non è più accettabile e la gente vuole reagire. E' importantissimo offrire un terreno di iniziativa che sia in grado di cogliere questo" ha detto ancora il segretario della Cgil.

 

Salvini: "A dicembre già 15 scioperi, pronto a intervenire"

Intanto sullo sciopero di ieri torna anche il ministro dei Trasporti Salvini che dopo aver precettato il settore di sua competenza, imponendo uno stop di solo 4 ore dice: "Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani. Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale. Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini".

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