Manovra, ultime limature sul testo prima dell’invio alla Camera: è scontro su detrazioni

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Introduzione

Tecnici al lavoro per ultimare la versione definitiva della legge di Bilancio da trasmettere a Montecitorio, dove è attesa a inizio settimana. Si cerca una quadra sulla revisione delle detrazioni, con un meccanismo di un tetto che varia in base al numero dei figli e con tre fasce di reddito. I due pilastri del restyling delle tax expenditures hanno causato dure critiche dalle opposizioni. Da definire anche il dettaglio delle coperture finanziarie e come funzioneranno i tagli dei ministeri.

Quello che devi sapere

Si lavora al testo della manovra

  • Il testo della manovra è in via di definizione: i tecnici sono al lavoro per limare la versione definitiva della legge di Bilancio da trasmettere alla Camera. Si pensa possa arrivare a Montecitorio nei prossimi giorni, a inizio settimana. In tempo con le previsioni di legge e con l'annunciata conferenza stampa della premier Giorgia Meloni che si dovrebbe tenere martedì 22 ottobre, data che coincide, peraltro, con l'anniversario dell'avvio della legislatura e del giuramento da premier di due anni fa. Il decreto fiscale, invece, dovrebbe essere pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale e il suo iter potrebbe partire da Palazzo Madama.

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Il restyling delle detrazioni

  • Tra i punti ancora in via di definizione ma già oggetto di polemica c'è anche quello della revisione delle detrazioni. Il meccanismo - annunciato dal governo - è quello di un tetto, che crescerà in base al numero dei figli e sarà modulato su tre fasce di reddito (fino a 50mila euro, tra 50 e 100mila, e oltre 100mila euro). Un tetto che - viene riferito - non dovrebbe, però, tradursi in una percentuale secca come emerso da alcune indiscrezioni. In ogni caso le soglie allo studio potrebbero essere superiori agli importi equivalenti alle percentuali delle indiscrezioni circolate finora (8%, 6% e 4%). L'obiettivo - viene spiegato - sarebbe anche quello di fare in modo che si ottenga un effetto combinato dal nuovo sistema di detrazioni e da quello delle aliquote Irpef.

Per approfondire: Manovra 2025, cos’è il nuovo quoziente familiare per le detrazioni e come si calcola

Le opposizioni attaccano la misura

  • I due pilastri del restyling delle tax expenditures (reddito e figli) fanno in ogni caso lanciare un allarme alle opposizioni su possibili conseguenze in particolare sui single e le persone anziane. Si tratta di un "massacro fiscale", dice il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. Mentre anche la segretaria Dem Elly Schlein parla di "tasse camuffate" che, in particolare se riguardassero, come emerso finora, anche le spese sanitarie rappresenterebbero un "accanimento sulle persone anziane e sole". Non è escluso, però, che, alla fine, venga individuata una soluzione tecnica per evitare che queste fasce possano essere penalizzate

Le coperture finanziarie

  • È poi ancora in via di definizione il meccanismo dell'anticipo di liquidità da parte delle banche che, insieme al contributo delle assicurazioni dovrebbe portare risorse per 3,5 miliardi. Per le coperture si guarda anche al concordato fiscale che potrebbe portare risorse fresche per eventuali modifiche che non vengono escluse nella maggioranza. Ad esempio il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli ha detto: “Manovra blindata? Se i conti tornano si può intervenire”

Il concordato fiscale

  • Nella maggioranza, ma anche da parte di alcune categorie come i commercialisti o i consulenti del lavoro, è in atto un pressing per la proroga della misura. Il tema è trattato in un articolo del decreto fiscale che interviene sull'imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato

I tagli dei ministeri

  • Intanto i ministeri sono al lavoro sulla severa spending review chiesta a sostegno della manovra. Il Mef avrebbe infatti inviato le proprie proposte sui tagli di spesa ma sarebbe in attesa di eventuali rimodulazioni da parte dei singoli dicasteri che potrebbero “fare salve” alcune voci che ritengono peculiari. In questa chiave, ad esempio, verrebbero salvaguardate, per quanto riguarda il Ministero dell'Università il Fondo di finanziamento ordinario (la principale voce di finanziamento alle Università) che era di 60 milioni e le risorse alle borse di studio pari a 10 milioni. La definizione finale della spending per i ministeri potrebbe comunque avere tempi un po' più lunghi rispetto all'approdo della manovra in Parlamento che dovrebbe in ogni caso confermare una revisione della spesa per tutti del 5%

Gli emendamenti

  • Anche senza un testo definitivo, lo scontro politico è già molto acceso. E la situazione potrebbe diventare più calda quando in Parlamento arriverà il momento degli emendamenti con le richieste dei singoli partiti. Nella maggioranza la strada degli “emendamenti zero” come accadde lo scorso anno viene per ora esclusa ma si sta lavorando sotto traccia per arrivare a una limitazione generale delle richieste (o un modo per concordarle in anticipo).

Per approfondire: Manovra, taglio agli sconti fiscali: chi vince e chi perde