Manovra 2025, cos’è il nuovo quoziente familiare per le detrazioni e come si calcola
EconomiaIntroduzione
Tra le tante novità introdotte dalla Legge di Bilancio c’è anche una prima versione del quoziente familiare, che avrà un peso sulla rimodulazione delle detrazioni. Secondo le intenzioni del governo, introdurre un simile sistema di calcolo, che prevede la somma dei redditi del nucleo familiare e la divisione per il numero di componenti, vuole essere un modo per avvantaggiare le famiglie dei ceti medio-bassi e con molti figli.
La misura, però, rischia di essere contestata a causa di una mancata equità fiscale: questo sistema di calcolo penalizza i single e le coppie senza figli, che rischiano di non poter più raggiungere detrazioni fiscali che un tempo potevano ottenere. Inoltre, anche il coniuge che guadagna di meno, vedendo tassare il suo reddito secondo un’unica aliquota familiare, potrebbe essere disincentivato a lavorare. La misura, discussa in Italia da anni, è già operativa in molti Paesi europei, come ad esempio la Francia.
Quello che devi sapere
La novità
- Tra le tante novità annunciate dalla Legge di Bilancio, c’è una in particolare che può interessare le famiglie con ceti medio-bassi e con molti figli: si tratta di una prima versione del quoziente familiare, che può avere un peso anche sulla rimodulazione delle detrazioni.
Per approfondire: Dal taglio del cuneo fiscale alla sanità agli aiuti per famiglie: i numeri della Manovra
Di cosa si tratta
- Invece dell’attuale sistema di tassazione Irpef, basato sul reddito del singolo contribuente, il quoziente familiare prevede che i redditi del nucleo familiare siano sommati e poi divisi per un numero di parti risultante dall’attribuzione di un coefficiente a ciascun componente
Incentivo alla natalità
- È dal 2009 che in Italia si cerca di introdurre il quoziente familiare che in altri Paesi è già operativo da tempo, come ad esempio in Francia. L’idea alla base di questo quoziente è di avvantaggiare le famiglie con più figli
Come cambiano le detrazioni
- Il meccanismo del quoziente familiare prevede un tetto di spesa basato sia sul reddito che sul numero di figli: più componenti ha la famiglia, maggiori saranno le detrazioni. Come ha spiegato il viceministro all’Economia Maurizio Leo la revisione delle spese fiscali, compresa l’applicazione di questo sistema, potrebbe portare a un risparmio di circa 1 miliardo di euro per lo Stato nel 2025
Come sarà modulato il tetto
- Ma come sarà modulato il tetto? Secondo Leo, le detrazioni sarebbero elevate fino a un reddito di 50 mila euro, per poi scendere tra i 50 mila e i 100 mila euro e poi scendere ancora oltre i 100 mila
Come si calcola
- Per calcolare il quoziente familiare, si parte dalla somma dei redditi familiari. Quindi il contribuente, il coniuge (o soggetto assimilato) e i familiari. A questo punto si divide la somma per il numero di parti presenti, tenendo conto dei coefficienti. La divisione porta così come risultato il reddito medio da tassare
I coefficienti
- I coefficienti utilizzati potrebbero essere: 1 per single e per le vedove/i con almeno un figlio a carico; 2 per coppia sposata o convivente; 0,5 per primo e secondo figlio; 1 per ogni figlio dopo il secondo. 0,5 per i genitori soli con almeno un figlio a carico; 4 per il terzo figlio (e oltre) o di figli disabili a carico
I quozienti in Francia
- Come detto, l’esempio francese è uno di quelli che viene più considerato a proposito del quoziente familiare. Ma come funziona? Le imposte dovute vengono calcolate suddividendo il reddito imponibile in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare, il cosiddetto foyer fiscal
Chi rischia di rimanere escluso
- Per i single e le coppie senza figli, questo sistema sarebbe una vera e propria beffa che potrebbe non aiutare a recuperare pienamente le spese detraibili. Come ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, l’idea alla base del sistema è che le famiglie più numerose debbano avere un trattamento fiscale migliore, perché affrontano spese maggiori rispetto a nuclei familiari più piccoli. Una misura che rischia però di essere contestata, a causa della mancanza di un’effettiva equità fiscale. Anche il coniuge che guadagna meno, vedendo tassato il suo reddito con un'unica aliquota familiare, potrebbe essere disincentivato a lavorare
Le differenze con l’Isee
- Ma quali sono le differenze con l’Isee? Il principio di calcolo è molto simile, ma nell’Isee entrano anche i patrimoni mobiliari e immobiliari mentre nel quoziente familiare, invece, conta solo il reddito e il nucleo familiare. In ogni caso, però, il numero di figli viene attentamente ponderato da entrambi i parametri: il quoziente familiare lo considera perché aumenta difatti il quoziente, mentre l'Isee considera la presenza di figli come un fattore che aumenta il bisogno economico della famiglia.
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