Detrazioni fiscali, cosa cambia con la Manovra finanziaria 2025

Economia
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Introduzione

Il nuovo sistema si basa sull’incrocio fra il numero di figli e il livello di reddito. Chi ha più figli e guadagna meno avrà accesso a una percentuale di detrazione maggiore rispetto agli altri. Ne ha parlato il viceministro all’Economia Massimo Leo in conferenza stampa, secondo cui il nuovo assetto delle detrazioni porterà nelle casse dello Stato un gettito di "oltre un miliardo". Nel complessivo riordino delle tax expenditures (cioè le spese fiscali) saranno comprese anche spese mediche e ristrutturazioni della casa.

Quello che devi sapere

Il quoziente familiare

  • La manovra 2025 rimodula le detrazioni fiscali con l'introduzione del cosiddetto quoziente familiare: più numerosi i componenti della famiglia e più basso il reddito, maggiori saranno gli spazi per detrarre. La misura pensata dal governo colpirà perciò single, famiglie senza figli a carico e con redditi medio alti. Verranno invece agevolate le famiglie numerose con reddito inferiore a 50mila euro lordi. Da sottolineare che ancora non ci sono ulteriori dettagli 

Per approfondire: 

Dal taglio del cuneo fiscale alla sanità agli aiuti per famiglie: i numeri della Manovra

Gettito di "oltre un miliardo"

  • Quello che si sa, per ora, è che i vari limiti detraibili saranno modulati in rapporto a tre fasce di reddito imponibile: fino a 50mila euro lordi, tra 50-100mila euro e oltre 100mila euro. Più è alto il reddito, più si abbassa il tetto di spese detraibili cui si ha diritto. Lo stesso ragionamento, come accennato, vale per il numero di figli: più se ne hanno, più si ha diritto a detrazioni fiscali. Questo nuovo sistema entrerà in vigore dall’anno fiscale 2025 e si applicherà sulle dichiarazioni dei redditi del 2026. Secondo il viceministro Maurizio Leo il nuovo assetto delle detrazioni porterà nelle casse dello Stato un gettito di "oltre un miliardo"

Cosa sono le detrazioni fiscali

  • Le detrazioni fiscali sono delle riduzioni che si applicano sui costi d’imposta Irpef versati dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi o 730. Sono assimilabili in qualche modo a un rimborso parziale su varie tipologie di spese sostenute, e sono applicabili in diversi settori (sanità, spese condominiali, ecc). Puntano – o punterebbero – a sostenere nelle spese i contribuenti  

A chi spettano

  • Le detrazioni spettano a privati, liberi professionisti e aziende. Alle singole detrazioni è possibile aggiungere anche agevolazioni più specifiche e bonus, variabili a seconda delle categorie

Un miliardo e mezzo per le famiglie

  • Le misure messe in atto dal governo vogliono cercare di agevolare i nuclei famigliari numerosi: il pacchetto famiglia previsto in manovra pesa circa un miliardo e mezzo. Si va dalla carta di mille euro per i nuovi nati, al mese in più di congedo parentale all'80%, fino alla conferma della decontribuzione per le mamme lavoratrici

Assegno unico escluso

  • Nel complessivo riordino delle tax expenditures (cioè le spese fiscali) saranno comprese anche spese mediche e ristrutturazioni di casa (per le quali è confermato il bonus al 50% ma solo sulla prima abitazione). E per evitare una penalizzazione proprio sul fronte delle agevolazioni l'assegno unico viene escluso dal calcolo dell'Isee

La carta per i nuovi nati

  • Prevista anche la 'Carta per i nuovi nati' di mille euro per i neo-genitori con un reddito sotto i 40mila euro. Più fondi al bonus nido mentre viene confermata la decontribuzione per le lavoratrici con almeno due figli, che dovrebbe essere estesa anche a quelle autonome. Per i lavoratori con figli si prevede, sul fronte dei fringe benefit, la soglia di esenzione che raddoppia arrivando a quota duemila euro per quanti hanno figli a carico

Figli a carico post 30 anni non più detraibili

  • Tra le novità della manovra anche una misura per spingere i ragazzi a lasciare la casa dei genitori e costruirsi una vita indipendente: da gennaio i figli a carico a partire da 30 anni non saranno più detraibili anche se non lavoratori. Confermata, infine, con un rifinanziamento di 500 milioni anche la carta 'Dedicata a te' per gli acquisti dei beni alimentari per le famiglie più in difficoltà

Il parere di Confesercenti

  • Secondo quanto riferito da Confesercenti, che ha commentato la manovra, "non va sottovalutato il rischio che, alla fine, incidano maggiormente gli interventi restrittivi rispetto a quelli espansivi, e in questo scenario, pesa su tutto il dato previsionale sui consumi delle famiglie contenuto nel Documento programmatico di bilancio 2025: all'1,4% dallo 0,2% di quest'anno, un risultato molto difficile da raggiungere". Prosegue l'associazione: "La legge di bilancio 2024 si inserisce purtroppo, dunque, in uno scenario debole per i consumi delle famiglie che segnaliamo da tempo, a sua volta conseguenza della forte perdita di potere d'acquisto subita nel biennio 2022-23. Permangono dubbi sulle prospettive di crescita, e alcune misure come la revisione delle tax expenditures, che incide negativamente sui redditi, potrebbe avere un effetto indotto di ulteriore rallentamento dei consumi. Sembra ipotizzato, inoltre, un taglio di risorse considerevole agli enti territoriali, che sarebbe non condivisibile; mentre il contributo a carico di banche e assicurazioni è un'anticipazione di imposte, che quindi verrebbero a mancare come gettito negli anni successivi. Per una manovra di maggior respiro e per dare maggiori certezze a famiglie ed imprese, ribadiamo perciò la necessità di intervenire sulla detassazione degli incrementi salariali derivanti dai rinnovi contrattuali, oltreché a mettere in campo misure per il radicamento del commercio di prossimità"

Per approfondire: 

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