Ius Italiae, la proposta di Forza Italia sulla riforma della cittadinanza: cosa prevede

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Introduzione

Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha illustrato una proposta di legge sulla riforma della cittadinanza messa a punto dal suo partito. Il vicepremier ha spiegato che è stata già inviata agli alleati e se ne discuterà insieme.


Prevede, tra le altre cose, che si possa ottenere la cittadinanza italiana a 16 anni dopo aver frequentato e superato dieci anni di scuola dell'obbligo: 5 anni elementari, 3 anni di medie, 2 di superiori. Inoltre, la proposta di legge di Forza Italia modifica, riducendola, la possibilità di trasmissione della cittadinanza con lo ius sanguinis. Ecco cosa prevede il testo e le reazioni dei partiti

Quello che devi sapere

L’annuncio di Tajani

  • Nelle scorse ore Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, ha presentato ufficialmente lo Ius Italiae, la proposta di legge sulla riforma della cittadinanza messa a punto dal suo partito. La proposta è stata illustrata a Milano e insieme a Tajani c’erano i capigruppo azzurri al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli. "Presenteremo questa proposta di legge dello Ius Italiae alla Camera e al Senato ma prima di farlo ne parleremo con i nostri alleati", ha spiegato il vicepremier. "Abbiamo già inviato ai capigruppo di Camera e Senato di Lega, Fratelli d'Italia e Noi Moderati la nostra proposta perché la possano valutare", ha aggiunto. Ma in cosa consiste lo Ius Italiae?

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Dieci anni di scuola dell’obbligo

  • La proposta di legge di Forza Italia, quindi, punta a introdurre lo Ius Italiae: prevede, si legge nel testo, “che lo straniero nato in Italia o lo straniero che arriva in Italia entro il compimento del quinto anno di età, che risiede ininterrottamente per dieci anni in Italia e frequenta e supera le classi della scuola dell'obbligo, 5 anni elementari, 3 anni di medie, 2 di superiori, può ottenere la cittadinanza italiana, a 16 anni". "Finché è minorenne la richiesta deve essere fatta da un genitore. Se il genitore non esercita questa facoltà, il ragazzo potrà chiedere la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno", spiega ancora il testo

Le due finalità dello Ius Italiae

  • Lo Ius Italiae, il disegno di legge di Forza Italia, andrebbe a modificare la legge 91 del 1992 . Ha due finalità principali: il principio dello ius sanguinis e il riconoscimento della cittadinanza al ragazzo straniero che risiedendo in Italia ha frequentato e superato tutta la scuola dell'obbligo, consentendo dunque di ottenere la cittadinanza italiana a 16 anni

La prima modifica

  • La prima modifica che apporterebbe lo Ius Italiae riguarda il principio dello ius sanguinis: con la norma proposta da Fi, infatti, lo straniero con sangue italiano non potrà più avere la cittadinanza se i genitori, i nonni e i bisnonni sono nati all'estero. Questa disposizione si applicherebbe esclusivamente ai nati dopo l'entrata in vigore di questa legge. La stessa norma è applicata a chi viene adottato all'estero da oriundi

Cosa prevede lo Ius Italiae

  • Lo Ius Italiae prevede che lo straniero nato in Italia o che arriva nel nostro Paese entro il compimento del quinto anno di età, che risiede ininterrottamente per dieci anni in Italia e frequenta e supera le classi della scuola dell'obbligo può ottenere la cittadinanza italiana a 16 anni. Finché è minorenne la richiesta deve essere fatta da un genitore. Se il genitore non esercita questa facoltà, il ragazzo potrà chiedere la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno. È poi prevista la perdita di cittadinanza in caso di condanna definitiva per determinati reati conseguenti all'introduzione dell'acquisizione della cittadinanza per Ius Italiae

Le pratiche in Comune

  • La proposta di Forza Italia, poi, riconosce ai Comuni la facoltà di aumentare a 600 euro il contributo per le pratiche relative al riconoscimento della cittadinanza richiesta dagli oriundi. Allo stesso tempo, prevede l’innalzamento a 600 euro del costo della documentazione che deve essere prodotta dai consolati per le medesime richieste di cittadinanza. È previsto anche un anno di tempo per i Comuni per lo smaltimento delle pratiche in giacenza

I tempi di attesa

  • La proposta di Forza Italia, inoltre, riduce i tempi di attesa: li porta dagli attuali tre anni (24 mesi prorogabili fino a un massimo di 36 mesi) a un anno prorogabile di ulteriori 6 mesi (12 mesi prorogabili fino a un massimo di 18 mesi), previsti per dare risposta alle domande di ottenimento della cittadinanza dopo matrimonio, adozione di maggiorenne, residenza (decennale o quadriennale a seconda che il richiedente sia extracomunitario o comunitario) sul territorio italiano 

La proposta

  • "Noi diciamo che per essere italiani bisogna conoscere l'italiano, la storia italiana, la geografia, la costituzione e l'educazione civica. Ecco perché diciamo nelle nostra proposta dello Ius Italiae che dopo dieci anni di scuola dell'obbligo condotta con profitto, puoi diventare cittadino italiano", ha detto Tajani illustrando la proposta di legge sulla cittadinanza di Forza Italia

Lo ius sanguinis

  • Come detto, la proposta di legge di Forza Italia dello Ius Italiae modifica, riducendola, la possibilità di trasmissione della cittadinanza con lo ius sanguinis. "Ci sono tante truffe che si preoccupano. Ecco perché abbiamo deciso di ridurre l'albero genealogico: il principio è valido fino al bisnonno e poi basta, non fino al 1861 come in precedenza. Vogliamo evitare le truffe sulla cittadinanza, non deve diventare un business o una barzelletta, perché è una cosa seria. Vogliamo veri italiani, non persone che chiedono la cittadinanza solo per avere un passaporto comunitario ", ha spiegato Tajani

“Serietà e diritti”

  • Tajani ha anche spiegato che quelle proposte dallo Ius Italiae "non sono regole permissiviste e non servono in nessun modo per favorire l'immigrazione illegale". "Sono regole che puntano nella loro sostanza sulla serietà e sui diritti, perché essere cittadino italiano è una cosa seria", ha ribadito. "Non è quindi" una proposta "lassista ma di serietà. Significa formare veri italiani, noi non vogliamo finti italiani ma veri italiani che si possano inserire", ha concluso

Le reazioni e le polemiche

  • Lo Ius Italiae presentato da Antonio Tajani, però, ha alimentato una bagarre nel centrodestra. In particolare, i militanti della Lega a Pontida hanno attaccato il ministro con striscioni e cori in cui è stato definito "scafista" e mandato a quel paese. È intervenuto anche Matteo Salvini, che si è scusato per l’accaduto ma ha ribadito la linea della Lega: “La legge sulla cittadinanza va bene così e non è una priorità". Più morbido, ma comunque scettico, l'atteggiamento di Fratelli d'Italia. “Ogni gruppo è libero di presentare ovviamente le proprie proposte di legge: ci si confronterà, le si leggeranno e si vedranno se ci sono punti di convergenza o meno", ha commentato il presidente del partito a Montecitorio, Tommaso Foti. “Potremo esprimere le nostre opinioni quando potremo vedere il contenuto: leggeremo e valuteremo", ha detto invece il capogruppo a Palazzo Madama, Lucio Malan. Si sono detti favorevoli, poi, deputati e senatori del Pd: "Non c'è più tempo da perdere, serve una nuova legge che renda la cittadinanza un diritto a tutti gli effetti, non una concessione dello Stato. Chiederemo una discussione urgente su questo testo". Opposta la valutazione di Riccardo Magi, segretario di Più Europa: "È un grande bluff, un peggioramento dell'attuale situazione, noi andiamo avanti con il referendum"

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