Processo Open Arms, riunione Lega durata un’ora. Salvini: "Tentato attacco al governo"

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Il consiglio federale convocato dopo che la procura di Palermo ha chiesto 6 anni di carcere per il leader del Carroccio. "Ringrazio il governo e la maggioranza per la solidarietà. È un processo politico e un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali", ha detto il vicepremier. "Non patteggio", ha aggiunto dopo. Bongiorno: “C'è fiducia nei confronti della magistratura ma nel contempo c'è consapevolezza che nell'ambito di questo processo ci sono alcune anomalie”

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È durato circa un’ora il consiglio federale della Lega convocato d'urgenza da Matteo Salvini dopo la richiesta, da parte della procura di Palermo nel caso Open Arms, di una condanna a 6 anni di carcere per il leader del Carroccio, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. "Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà. Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali", ha detto Salvini aprendo il vertice. In mattinata, il vicepremier aveva assicurato in un post: "Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo". In serata, invece, ha aggiunto su Rete 4: "Io non patteggio, sono convinto di aver ragione e vado avanti fino in Cassazione. Non patteggio perché ritengo di aver difeso la sicurezza del mio Paese e di aver mantenuto una promessa. Da politico dissi: 'Votatemi e riduco gli sbarchi'" (MIGRANTI: LO SPECIALE DI SKY TG24).

La riunione della Lega

La riunione della Lega, iniziata dopo le 16, è durata circa un'ora e si è svolta in parte in presenza nella sala Bruno Salvadori della Camera, in parte via zoom. Salvini era presente a Roma. Seduta accanto a lui c'era la senatrice (e sua avvocata) Giulia Bongiorno. C'era un solo punto all'ordine del giorno: "Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche". Uscendo da Montecitorio, rispondendo ai cronisti che le chiedevano se ci sarà una "chiamata alle armi" della Lega attorno al segretario-imputato, Bongiorno ha dichiarato: "Armi non ce n'è. Non c'è nessuna voglia di acutizzare scontri con la magistratura. C'è assoluta e piena fiducia nei confronti della magistratura, ma nel contempo c'è consapevolezza che nell'ambito di questo processo ci sono alcune anomalie. Confidiamo in una conclusione favorevole". Durante la riunione, Salvini ha annunciato: il prossimo raduno leghista di Pontida, in programma il 6 ottobre, "sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola, per il rispetto della sovranità popolare e nazionale". Poi ha aggiunto: "Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti, sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni".

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Il sostegno del governo a Salvini

Salvini ha anche aggiornato la sua biografia Controvento con 13 pagine intitolate Processo a un italiano, per raccontare la sua versione di quello che considera un processo politico. Lo stesso pensa il centrodestra intero, incluso il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Ho fiducia piena nella giustizia, ma penso che spesso la pubblica accusa, in processi come questo, fa prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme”, ha detto ieri. Nel suo breve instant book Salvini elenca 13 vicende di navi di ong rimaste in mare, "che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura". E si dice "certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico", la giudice di Catania finita nella bufera un anno fa per non aver convalidato il trattenimento di alcuni migranti nel Centro di permanenza di Pozzallo. Intanto in casa Lega si prepara una raccolta firme a sostegno del leader, con gazebo nelle piazze nei prossimi due fine settimana. E attorno al vicepremier fa quadrato il governo che parla di “processo politico”, con la premier Meloni che ha subito definito l'accusa a Salvini "un precedente gravissimo".

Le critiche

In questo quadro, l’Anm ha subito denunciato attacchi "gravi" verso i pubblici ministeri, "insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo". E la leader del Pd, Elly Schlein, ha sottolineato: "L’attacco del governo alla magistratura è fuori posto. Non è opportuno commentare processi in corso". Secondo Angelo Bonelli (Avs), inoltre, l'intervento di Meloni su Open Arms "apre un conflitto costituzionale".

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