Il ministro dell'Istruzione e del Merito ha illustrato le linee guida del governo che verranno emanate entro due settimane. “C'è una via italiana all'Istruzione pubblica, ed è stata apprezzata al G7”, ha affermato Valditara. Altri temi la personalizzazione della formazione per gli studenti, la creazione di docenti tutor, l’intelligenza artificiale e la lotta a bullismo e cyberbullismo
Elogiata al G7 la scuola italiana. Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara torna dagli appuntamenti di Trieste con i colleghi degli altri sei grandi Paesi (Usa, Giappone, Canada, Francia, Germania, Regno Unito) e di Lignano sui giovani portando linee guida certe sul futuro della scuola in Italia. In un’intervista al Messaggero il ministro ha parlato di una “via italiana all’istruzione pubblica” che è stata apprezzata dai big: “Sicuramente la linea sostenuta da questo governo, e quindi dall’Italia, è stata molto apprezzata e ha riscosso grande successo da parte degli altri membri del G7. E questo ci riempie di orgoglio visto che al tavolo c’erano non solo Paesi e continenti diversi ma anche partiti politici diversi. Ma tutti hanno concordato sull’impostazione italiana”.
Tra i temi: personalizzazione, formazione e stem
Per Valditara sono temi fondamentali quelli della “personalizzazione della formazione per gli studenti e poi la valorizzazione dei talenti, argomenti su cui abbiamo investito creando la figura del docente tutor che aiuta gli studenti nel loro processo di crescita". Il ministro, inoltre, sottolinea "l'importanza del collegamento tra la scuola e le imprese, un aspetto evocato da tutti, al di là delle differenze politiche". Dal G7 dei giovani emerge invece "il tema delle stem, con le misure per la personalizzazione della didattica e il superamento dei divari di genere, e poi la questione dell'Intelligenza artificiale, che deve essere al servizio di quella umana. L'Ocse, ancora al G7 di Trieste, ha ricordato come l'uso dei cellulari e dei social in età troppo precoce penalizza l'apprendimento di certe materie, come la matematica".
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No cellulare in classe
Tra le novità per il prossimo anno scolastico il ministro Valditara ha parlato di una stretta sull’uso dei cellulari a scuola. Le linee guida del governo verranno emanate entro le prossime due settimane. In riferimento all’educazione civica, spiega Valditara, “verrà fortemente sconsigliato l'uso del cellulare in classe”. Il governo sta però valutando “di inserire un vero e proprio divieto per Elementari e Medie. Parliamo sempre dell'uso del cellulare, non dei tablet, in classe e non a scuola".