Vertice Ppe, Tajani: "L'Italia ha diritto alla vicepresidenza Ue"

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Per il vicepremier e ministro degli Esteri, la scorsa legislatura "è stato un errore non chiederla", aggiungendo: "Siamo un Paese fondatore e abbiamo un ruolo importante da svolgere"

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Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della riunione pre-summit del Ppe a Bruxelles, ha sottolineato che "quello che conta" per l'Italia "è avere un vicepresidente e un commissario di serie A". Per il leader di Forza Italia il nostro Paese "non può non avere una vicepresidenza, va chiesta e l'Italia ha diritto ad averla, è stato un errore non chiederla" nella scorsa legislatura. "Siamo un Paese fondatore e abbiamo un ruolo importante da svolgere", ha aggiunto.

"Non chiudere le porte a Ecr per maggioranza Ue"

Parlando delle alleanze per la formazione della maggioranza nella prossima legislatura Ue, Tajani ha affermato: "Credo che non si possano chiudere le porte ai Conservatori perché una realtà così variegata come il Parlamento europeo non può chiudersi in una maggioranza a tre: bisogna mantenere il dialogo". Poi il vicepremier ha spiegato: "Non possiamo fare concessioni ai Verdi perché abbiamo bisogno di una politica europea nella lotta contro il cambiamento climatico che non sia una politica fondamentalista, ma che sia una politica pragmatica". Il Partito popolare europeo, ha spiegato ancora, "presenterà due candidature: Ursula von der Leyen per la presidenza della Commissione europea e Roberta Metsola per la presidenza del Parlamento europeo. Questo è fondamentale per noi", evidenziando la necessità di "tenere ben differente la posizione dei Conservatori da quella di Identità e democrazia da quella dei Verdi".

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"Su Costa perplessità del Ppe, non è fermo su Kiev"

Sulla nomina del portoghese Antonio Costa alla guida del Consiglio europeo, il vicepremier italiano ha sottolineato che "ci sono delle perplessità" da parte del Ppe "perché qualcuno teme che non sia abbastanza fermo sulla questione Ucraina. Ma il dibattito è aperto, vedremo". Sul nome di Mario Draghi per una possibile nomina in una carica dei nuovi vertici Ue, invece, ha specificato: "Sono stati fatti tanti nomi, ma i nomi fatti dai giornali non contano. E' stato fatto anche il mio nome, ma non è mai stato in gioco". Tajani ha commentato anche la possibile nomina della premier estone Kaja Kallas, del gruppo dei liberali, ad Alto rappresentante dell'Ue, spiegando che è importante chequesta figura "tenga conto dei problemi della frontiera orientale" dell'Ue, ma anche di quanto accade "in Medio Oriente e nel sud dell'Europa".

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"Ribadito il mio sostegno a Von der Leyen"

In serata, Tajani ha pubblicato su X alcune immagini che lo ritraggono a Bruxelles con la presidente della Commissione europea. "Le elezioni hanno confermato la fiducia nella nostra famiglia politica - ha scritto sul social -  Forza Italia avrà un ruolo centrale nel Ppe, a partire dalla scelta di chi guiderà la Commissione Ue. A Bruxelles ho ribadito il sostegno a Ursula von der Leyen, con la quale ho parlato di priorità per l'Italia e l'Ue". 

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