I due, spiegano fonti della Lega, siglano una sorta di patto, costruito su tre pilastri: "Unità del centrodestra, nessuna apertura a maggioranze con la sinistra, determinazione a cambiare l'Europa"
Unità del centrodestra, nessuna apertura a sinistre ed eco-fanatici, determinazione a cambiare questa Europa. È quanto hanno condiviso Matteo Salvini e Marine Le Pen durante il loro colloquio, a Bruxelles, antipasto dell'incontro con tutti i leader che compongono Identità e Democrazia. Secondo Salvini, "i cittadini europei si sono espressi con grande chiarezza. Solo Macron e Von der Leyen non se ne sono accorti". Lo fa sapere la Lega. L'obiettivo è costruire un fronte unico delle destre e dare una spallata alla maggioranza Ursula. Che si tratti di un gruppo unico o meno con Ecr, al momento è secondario. Anche perché l'ipotesi per ora non entusiasma né i Conservatori né Fratelli d'Italia. Il vertice dei sovranisti è stato preceduto da un faccia a faccia tra Salvini e Le Pen. I due, spiegano sempre fonti della Lega, siglano una sorta di patto, costruito su tre pilastri: "Unità del centrodestra, nessuna apertura a maggioranze con la sinistra, determinazione a cambiare l'Europa". Poco dopo, nel vertice allargato, lo spartito non cambia. Ursula von der Leyen è il nemico comune. Emmanuel Macron, in un video pubblicato da uno dei partecipanti, diviene perfino oggetto di sfottò. "Grazie Macron, un ottimo avversario", ridono i convitati. Oltre a Salvini e Le Pen, c'era l'olandese Geert Wilders, trionfatore delle ultime elezioni in Olanda, il ceco Tomio Okamura, l'eurodeputato degli austriaci di Fpo Harald Vilimsky. E poi il presidente di Id Gerolf Annemans, il l'astro nascente dei fiamminghi di Vlaams Belang Tom Van Grieken, il danese Morten Messerschmidt e il leader di Chega André Ventura.