Rissa alla Camera, chi sono e a quali sanzioni vanno incontro gli 11 deputati sospesi

Politica
Ansa/Sito della Camera dei Deputati

Introduzione

L’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, insieme ai questori, ha visionato le immagini della bagarre del 12 giugno e ha ascoltato alcuni parlamentari. "Quanto accaduto" viene "gravemente stigmatizzato dalla presidenza: il confronto politico tra posizioni diverse non può mai trascendere nello scontro fisico" e nella "lesione delle istituzioni", ha detto il presidente Lorenzo Fontana. Undici i deputati sospesi. Le opposizioni protestano e convocano una manifestazione a Roma per martedì, quando è atteso il voto finale in Senato sul premierato

Quello che devi sapere

Alta tensione sulle riforme

  • Dopo 48 ore di fuoco nelle due Aule del Parlamento, con il cammino delle riforme che procede quindi in un clima di alta tensione, sono arrivate le sanzioni per la rissa avvenuta alla Camera il 12 giugno e a fatica domata dai commessi. Ieri i componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera, insieme ai questori, hanno visionato le immagini di quanto accaduto e hanno ascoltato alcuni deputati. "Quanto accaduto" viene "gravemente stigmatizzato dalla presidenza: il confronto politico tra posizioni diverse non può mai trascendere nello scontro fisico" e nella "lesione delle istituzioni", ha detto poi il presidente della Camera Lorenzo Fontana comunicando le decisioni dell'Ufficio di presidenza. "Richiamo tutti i deputati - ha aggiunto - alla responsabilità" invitando a "evitare il ripetersi di parole o comportamenti che minino la credibilità di questa istituzione" e questo a prescindere dalle sanzioni poi erogate. Sono 11 i deputati sospesi, compreso il pentastellato Leonardo Donno che era stato portato via in carrozzina dopo essere stato colpito

Per approfondire:

Rissa in Parlamento, Iezzi (Lega) e Donno (M5S) sospesi dalla Camera

Leonardo Donno

  • Il deputato del M5S Leonardo Donno è stato sospeso per 4 giorni. "Le persone che hanno dato vita alla rissa sono pericolose, non possono stare in Parlamento - ha detto a Un Giorno da Pecora - Denuncerò colui che mi ha dato un cazzotto sullo sterno, un deputato di Fratelli d'Italia di cui non faccio il nome però. Lo farò ai miei legali, che si occuperanno di querelare tutti i responsabili". "Quello che è successo è vergognoso - ha aggiunto - mi hanno offeso in tutti i modi, sono stato preso a pugni, quando ero a terra ho ricevuto dei calci. Senza gli assistenti parlamentari cosa mi avrebbe fatto Iezzi"

Per approfondire:

Chi è il deputato M5s Leonardo Donno

Leonardo Donno

Igor Iezzi

  • Per il leghista Igor Iezzi sono stati decisi 15 giorni di sospensione, la sanzione massima. Inizialmente accusato di aver colpito il deputato Donno, ieri a L’Aria che tira ha detto: "Donno ha compiuto un'aggressione nei confronti di un ministro e, se ha un minimo di onestà intellettuale, ammetterà che io non l'ho colpito. Ristabiliamo prima la verità dei fatti"

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Chi è il deputato della Lega Igor Iezzi

Igor Iezzi

Federico Mollicone

  • Sette giorni di sospensione per Federico Mollicone di Fratelli d’Italia, che ha poi dichiarato: "Mi rimetto alla decisione dell'ufficio di presidenza anche se sono evidenti la strumentalità e la provocazione scatenate da Donno e da tutta l'opposizione, con manifestazioni non autorizzate, canti e con apertura di bandiere, per colpire l'immagine italiana durante il G7 e l'autonomia. Credo che sia stata una scelta saggia spostarne l'approvazione dopo il G7. Rispetto la decisione sulle sanzioni perché proporzionata a ciò che si vede dalle immagini, ovvero un semplice diverbio verbale con Donno"

Per approfondire:

Rissa in Aula alla Camera, Donno colpito alla testa: portato via in carrozzina. VIDEO

Federico Mollicone

Gerolamo Cangiano

  • Anche un altro deputato di FdI, Gerolamo Cangiano, è stato sospeso per 7 giorni. "Il collega Donno evidentemente nel caos ha sbagliato persona. Dalle immagini si vede benissimo che mi sono avvicinato al parapiglia solo per togliere la bandiera che provocatoriamente lo stesso Donno voleva dare al ministro Calderoli - ha detto il giorno della rissa - La mia posizione, dai video che circolano, è talmente lontana dal deputato 5stelle da non poter permettere alcuna aggressione"

Gerolamo Cangiano

Enzo Amich

  • Sempre sette giorni anche per il deputato di Fratelli d’Italia Enzo Amich, che ai cronisti dopo la bagarre alla Camera ha dichiarato: "Assolutamente io non ho dato un pugno a Donno. Credo che non sia stato nemmeno toccato perché dalle immagini si vede che ha tutte le persone davanti, magari nel parapiglia, nel dividerlo, lui ha percepito quelli come colpi". Poi ha aggiunto: "Semplicemente c'è stata una provocazione da parte di Donno, che è sceso tra i banchi col Tricolore per andare incontro a un uomo di 75 anni, che è il ministro, e questo è comunque mancanza di rispetto"

Enzo Amich

Domenico Furgiuele

  • Una settimana di sospensione per il leghista Domenico Furgiuele, accusato di aver fatto il segno della x con le mani per evocare la Decima Mas in risposta alla canzone "Bella ciao" che le opposizioni avevano intonato nell'aula della Camera per protestare contro la riforma dell’Autonomia. "Sicuramente il mio era un no a 'Bella ciao' perché non è una canzone che rappresenta tutto il popolo italiano - ha detto Furgiuele ai cronisti - C'è stata una provocazione e ovviamente la risposta non poteva che essere provocatoria in un contesto in cui la voce di chi provocava era più alta"

Domenico Furgiuele

Nico Stumpo

  • Anche per il deputato del Pd Nico Stumpo, che in Aula aveva lanciato una sedia, l’Ufficio di Presidenza ha stabilito sette giorni di sospensione. "Chiedo scusa per il mio atteggiamento di ieri, per aver fatto qualcosa che non andava fatto ma lo stesso andrebbe fatto anche da chi ha fatto cose peggiori perché aggredire un collega e lasciarlo a terra" è inqualificabile, ha detto poi Stumpo parlando alla Camera il giorno dopo la rissa

Nico Stumpo

Vincenzo Amendola

  • Starà invece a casa tre giorni  Vincenzo Amendola del Pd, che ha poi scritto su X: "Mi sono opposto senza violenza agli atti inaccettabili della destra in aula, ai tentativi di spaccare l'Italia con l'autonomia: aggressioni, squadrismo, simboli fascisti della X Mas. Accetto il provvedimento dell'Udp, ma protesterò ogni volta contro questo spettacolo indecoroso"

Vincenzo Amendola

Stefano Candiani

  • Tre giorni di sospensione anche per il leghista Stefano Candiani, accusato da Donno di aver provato a colpirlo durante la rissa

Stefano Candiani

Arturo Scotto

  • Il deputato dem Arturo Scotto è stato sospeso per due giorni. In una nota ha affermato: "L'Udp della Camera ha sanzionato me ed altri tre colleghi del Pd per i fatti di ieri sull'autonomia differenziata. Solo per aver protestato contro i fascisti che in aula simulavano la XMas. Rispetto la decisione. Mai abbiamo usato violenza. Abbiamo solo condannato gesti gravi"

Arturo Scotto

Claudio Stefanazzi

  • Due giorni di sospensione anche per il deputato del Pd Claudio Stefanazzi, che ha criticato duramente la decisione: "Quella emessa dall'Ufficio di Presidenza è una decisione di parte e priva di ogni aderenza con la realtà dei fatti. Oggi sono stato convocato in ufficio di presidenza e ascoltato per poco più di un minuto. Alla mia richiesta di spiegazioni sul motivo della convocazione ho ricevuto una risposta generica. Come nessuno, men che meno il Presidente Fontana che oggi mi sospende, ha saputo dirmi nel dettaglio quali infrazioni mi venivano contestate". "Se i fatti di ieri passeranno alla storia per l'inaudita violenza in un'Aula parlamentare - ha aggiunto - ciò che è successo oggi è un precedente gravissimo. Ho il timore che in Ufficio di Presidenza si siano preoccupati, più che di accertare la realtà dei fatti, di creare la sensazione di una responsabilità diffusa nei fatti di ieri. Non è cosi! Tra aggressioni fisiche, inni alla X Mas e rievocazioni di riti squadristi, ieri si è consumata una pagine orribile nella storia della Camera. È vero, ieri ho protestato con veemenza perché la presidenza della Camera non ha espulso Iezzi dopo l'aggressione a Donno. È stato consentito all'onorevole Iezzi di rimanere in Aula fino alla fine dei lavori a continuare a provocare. Ma non ho compiuto nessun gesto o atto violento o che abbia inneggiato alla violenza. Sia chiaro che questa decisione non mi impedirà in futuro di protestare tutte le volte che con violenza e prevaricazione si cercherà di impedire l'esercizio della democrazia in Parlamento"

Claudio Stefanazzi

Le opposizioni protestano

  • Le sanzioni non sono piaciute a Pd e M5S perché, a loro avviso, sarebbero stati messi sullo stesso piano aggrediti e aggressori. Per martedì, quando è atteso il voto finale in Senato sul premierato, le opposizioni hanno convocato una manifestazione a Roma: "Non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue". L'invito è di portare le bandiere dell'Italia. Quello che è accaduto in Aula è stata "un'aggressione", ha protestato la segretaria Pd Elly Schlein, che più tardi ha aggiunto anche una definizione: "squadrista". La versione M5S l'ha data il presidente Giuseppe Conte: "Il nostro deputato Donno voleva semplicemente consegnare il nostro tricolore al ministro Calderoli. Ne è nata una reazione inaccettabile. Lo hanno aggredito tanti deputati delle forze di maggioranza con minacce, spintoni, cazzotti e calci"

Per approfondire:

Parlamento, bagarre al Senato sul premierato. VIDEO