Redditometro, Meloni: "Ho visto Leo, sospendiamo il decreto"

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"Siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere" il provvedimento "in attesa di ulteriori approfondimenti" ha detto la premier dopo aver incontrato il vice ministro all'Economia

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"Oggi ho incontrato il viceministro Leo, ci siamo confrontati sui contenuti" del decreto ministeriale sul redditometro e "siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere" il provvedimento "in attesa di ulteriori approfondimenti". Così Giorgia Meloni in un video diffuso sui social. "Il nostro obiettivo - prosegue la presidente del Consiglio - è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni" 

 

"No a Grande fratello fiscale"

In giornata la premier era già intervenuta sul tema, che ha provocato tensioni all'interno della maggioranza. "Mai nessun "Grande fratello fiscale" sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune", aveva scritto Meloni sui social, sottolineando che "l'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini". 

"Se necessari chiederò cambiamenti sul redditometro"

"Sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef", continuava messaggio della presidente del Consiglio, "che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli". 

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Tajani: "Redditometro non funziona, ne chiederò abolizione"

Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un seminario alla Farnesina, aveva affermato: "Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi". Poi il leader di Forza Italia ha aggiunto: "Farò di tutto perchè venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione".

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Lega: il governo confermi il superamento redditometro

Sul tema è intervenuta anche la Lega, che con un ordine del giorno al dl Superbonus "impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell'istituto del redditometro". Nell'emendamento si parla della "preoccupante risonanza mediatica intorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione" seguita alla pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta ufficicale lo scorso 20 maggio. La Lega, si precisa, "ha sempre ritenuto che strumenti induttivi", come il redditometro, "non offrano benefici tangibili e concreti nel pur doveroso contrasto all'evasione".

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